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Cracovia, cosa vedere nella magica (ex) capitale polacca

22 Maggio 2023

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Cosa vedere a Cracovia durante una tappa nella Polonia meridionale? 

Ammetto, in tutta sincerità, che il Capodanno a Varsavia di qualche anno fa mi aveva lasciata piuttosto perplessa. Di Varsavia conoscevo a malapena il centro storico, ed ero partita immaginando di visitare una città simile a Praga: una città dall’animo gotico, punteggiata da adorabili chiesette, palazzi colorati e casette dai tetti spioventi. Questa Varsavia però esisteva solo nella mia testa, perché intorno al minuscolo centro storico la città è un labirinto di grattacieli brutalisti e palazzine grigie e cupe. Varsavia l’ho trovata affascinante per altri motivi, insomma, ma non bella nel vero senso del termine.

Cracovia, al contrario, è stata una sorpresa in senso opposto. Cracovia è bella. Ho prenotato il viaggio solo una settimana prima di partire, pescando praticamente a caso tra gli orari delle partenze di Ryanair, ed ho visitato quella che è diventata, di fatto, una delle mie città preferite in Europa. Lei sì che somiglia a Praga. Leì sì che è piena di posticini adorabili, tetti spioventi e quartieri colorati. Mi ha rapita completamente, per non parlare del fatto che si mangia benissimo. Ma di quello ho già parlato nel post sulla cucina polacca.

Cracovia, infatti, è stata capitale della Polonia prima di Varsavia e i suoi quartieri sono uno più bello dell’altro. La Piazza del Mercato, chiamata in polacco Rynek Główny, è uno dei mercati medievali meglio conservati in Europa e c’è anche l’Hard Rock Cafè, per gli appassionati e le appassionate del genere.

C’è un quartiere ebraico che fu ghetto ed ora è pieno di localini di cucina locale, caffetterie pittoresche e negozi del vintage. 

E c’è la storia della Polonia, che Cracovia purtroppo sa testimoniare molto bene.

Ma ora non perdiamoci in chiacchiere e andiamo a scoprire cosa fare a Cracovia, e quali sono i migliori luoghi di interesse dell’ex capitale polacca.

→ Se stai pianificando un viaggio in Polonia, leggi anche cosa vedere a Varsavia in due giorni

Nel post sono presenti i link di Civitatis tramite i quali si possono prenotare escursioni e ingressi nei musei, spesso con guida in italiano. Civitatis è l’agenzia che uso io stessa per i miei viaggi, e prenotando tramite questi link contribuirai a supportare l’attività del blog, senza pagare neanche un centesimo in più.

Cracovia, cosa vedere intorno al centro storico

Cracovia è una delle città universitarie più antiche e prestigiose d’Europa, con una storia accademica che risale al XIV secolo, quando è stata fondata l’Università Jagellonica. Si tratta della seconda università più antica dell’Europa centrale e una spettacolare testimonianza del gotico del Quattrocento.

Grazie alla sua popolazione di studenti, Cracovia ha un’atmosfera vivace e giovanile, con molte attività culturali e sociali organizzate dagli studenti stessi. Concerti, festival, mostre d’arte, spettacoli teatrali e feste.

Le cose da vedere a Cracovia sono diverse. Alcune si trovano facilmente e sono raggiungibili con una passeggiata intorno al centro storico, o qualche linea di autobus o tram; per altre è necessario spostarsi con guide turistiche e tour organizzati. E’ il caso del Museo di Auschwitz-Birkenau e la miniera di sale, ad esempio.

Tra la Città vecchia (in polacco Stare Miasto), il quartiere Kazimierz e il colle del Castello di Wawel ci sarebbero circa 3000 edifici di importanza storica. Io ne nominerò qualche migliaio in meno per una questione di tempo e spazio, ché se no ce famo Natale, ma è per farti capire che parliamo di una città davvero ricca dal punto di vista architettonico, artistico e culturale.

Partiamo da quello che c’è da vedere in quest’area e in quelle limitrofe.

La Piazza del mercato, Rynek Główny, e i suoi edifici storici

La Piazza del Mercato è il cuore di Stare Miasto, che vista dall’alto sembra avere una forma a goccia. Risale al XIII secolo, sotto il regno del re Boleslao il Casto, e si estende su un’area di circa 40.000 metri quadrati.

Nel corso dei secoli è stata il cuore della vita commerciale, culturale e politica della città, e non si può visitare Cracovia senza farci un salto. Qui si sono tenuti mercati, fiere, concerti e celebrazioni pubbliche. La piazza era anche il luogo dove si svolgevano le cerimonie ufficiali, come l’incoronazione dei re polacchi.

Durante la Seconda Guerra Mondiale la Piazza del Mercato subì danni significativi a causa dei bombardamenti, ma è stata restaurata ed oggi è uno dei principali luoghi di interesse turistico di Cracovia.

In questa piazza troverai sia l’Hard Rock Cafè di Cracovia, che – attenzione – il maggior numero di bar per metro quadrato d’Europa.

Non solo: esiste una Rynek Główny sotterranea in cui è possibile rivivere la Cracovia di un tempo, tra banchi del mercato ed esperienze interattive audiovisive. Trovi tutte le info sul sito di Rynek Underground.

Cosa vedere a Cracovia: la Piazza del Mercato
Cracovia, cosa vedere: la Piazza del Mercato

Tra i principali edifici situati in Piazza del Mercato ci sono la Torre dell’Orologio, la Chiesa di Santa Maria, la Sala dei Tessuti, e diversi musei.

La Torre del Municipio e l’Eros bendato

La Torre del Municipio di Cracovia, in polacco Wieża Zegarowa, è una torre alta circa 70 metri ed è quello che rimane dell’antico municipio della città. E’ in stile gotico e risale al XIV secolo, ma ha subito numerose modifiche e restauri nel corso dei secoli.

E’ visitabile e la mia guida polacca Joanna ci ha tenuto a dirmi che, se la si guarda bene, pende da una parte “tipo torre di Pisa, ma un po’ de meno“. Confermo che in effetti è un po’ stortarella.

Accanto alla torre c’è un’opera chiamata L’Eros bendato, o Eros Bound, dell’artista polacco Igor Mitoraj. La gente si diverte un sacco ad entrarci dentro (e a fare photobombing a quelli che la fotografano).

La Sala dei Tessuti

La Sala dei Tessuti di Cracovia, o Fondaco dei Tessuti (in polacco Sukiennice) è l’edificio principale della piazza, riconoscibile da due file di portici ai lati. E’ stata costruita anche lei nel XIV secolo, durante il regno del re Casimiro III il Grande, il sovrano che non a caso dà il nome al quartiere ebraico Kazimierz.

La sala è in stile gotico e serviva come luogo per il commercio di tessuti e merci varie provenienti da mezza Europa, compreso il sale della miniera di Wieliczka. Dopo un grosso incendio del 1555, la sala fu ristrutturata in stile rinascimentale da due italiani: Giovanni Maria Padovano e Santi Gucci.

Alle bancarelle del piano terra puoi acquistare souvenir, prodotti artigianali e gioielli in ambra, una pietra tipica dell’area di Cracovia. Al piano superiore si trova la Pinacoteca Polacca del XIX secolo.

La Chiesa di Santa Maria

Quanto alla Chiesa di Santa Maria, è facilmente riconoscibile a causa delle sue due torri di altezze diverse. Questa particolarità sarebbe legata a varie leggende, tra le quali una che riguarda due fratelli in competizione tra loro, che poi non la presero per niente bene e si uccisero a vicenda. Secondo la mia guida Joanna le due torri sarebbero semplicemente state costruite in epoche diverse. In effetti per la costruzione della chiesa ci vollero ben 200 anni.

L’altare è un capolavoro del tardo medioevo attribuito all’artista Veit Stoss.

Inoltre, la Chiesa di Santa Maria è famosa per la tradizione del suono della tromba dalla sua torre più alta ad ogni ora, chiamata hejnał. Questa tradizione risale al Medioevo, quando si dice che un trombettiere abbia suonato lo strumento per avvisare la città dell’arrivo dei nemici, ma una freccia lo colpì ed interruppe di colpo il suono della tromba. Perché uno non può mai fare un’opera buona che t’arriva una freccia dritta dritta in faccia, e questo insegna molte cose sulla vita.

Io il suono della tromba a dirla tutta non l’ho sentito, quando ho visitato la piazza, ma pare che vada in diretta alla radio polacca ogni giorno alle 12:00.

Il Castello Reale del Wawel

Il Castello Reale del Wawel è uno dei luoghi di interesse più iconici ed importanti di Cracovia. La sua storia risale al X secolo, quando fu costruita una fortezza per difendere la città dalle invasioni ungheresi. E’ stata una delle residenze reali più importanti della Polonia.

Il Castello di Wawel a Cracovia
Cosa vedere a Cracovia: il Castello di Wawel

Nel XVI secolo il re Sigismondo I il Vecchio fece ricostruire il castello in stile rinascimentale e lo arricchì con opere d’arte e oggetti di valore. Toh, un Sigismondo anche qui! Spero che quello polacco fosse meno megalomane del Sigismondo romagnolo

Nel corso dei secoli il castello ha ospitato numerosi sovrani polacchi e, nel XVII secolo, è diventato la sede della corte reale. Nel XVIII secolo diventò un magazzino militare e, in seguito, la sede di istituzioni governative.

Durante la Seconda Guerra Mondiale il Castello di Wawel subì danni significativi a causa dei bombardamenti e dell’occupazione tedesca. Oggi ospita numerosi musei e collezioni d’arte, tra cui la Collezione Reale e il Museo del Tesoro della Corona.

Il Castello Reale di Wawel è sito Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO dal 1978. Si può visitare tutti i giorni, il lunedì solo di mattina fino alle 13.00. Tutte le info sono sul sito ufficiale.

Il quartiere ebraico Kazimierz

Il quartiere Kazimierz di Cracovia è una delle zone più affascinanti e culturalmente ricche della città. Kazimierz, che come detto poc’anzi prende il nome dal re Casimiro III di Polonia che lo fondò nel XIV secolo, era un tempo un’area autonoma e indipendente dalla città di Cracovia, tanto da essere considerato una sorta di città per conto suo. 

Durante la sua storia Kazimierz ha ospitato una comunità ebraica molto importante che ha influenzato la cultura, l’architettura e la cucina della zona. Nel XVIII secolo gli ebrei costituivano la maggioranza della popolazione di Kazimierz, e la zona era considerata uno dei più importanti centri di cultura ebraica in Europa.

Tuttavia nel corso della Seconda Guerra Mondiale i nazisti invasero Cracovia e deportarono gran parte della comunità ebraica di Kazimierz nei campi di concentramento. Dopo la guerra il quartiere andò in rovina.

Negli Anni Novanta Kazimierz è diventato il set del famoso film Schindler’s List, di Steven Spielberg, ed ha contribuito a far conoscere la storia e la cultura ebraica di Cracovia a un pubblico internazionale. Ora la zona è caratterizzata da numerose gallerie d’arte, ristoranti e bar alla moda, negozietti del vintage e caffetterie dall’atmosfera meravigliosa.

Cosa fare a Cracovia: caffetteria con foto vintage a Kazimierz
Cracovia, cosa vedere: caffetteria nel quartiere Kazimierz

La presenza della comunità ebraica si sente ancora oggi, in particolare attraverso le numerose sinagoghe ebraiche restaurate e trasformate in musei. Tra queste ci sono la Sinagoga di Remuh e la Sinagoga di Tempel.

Se può interessarti saperlo, io ho alloggiato proprio in questo quartiere all’hotel Shalom Kazimierz. E’ un albergo minuscolo, con forse una decina di camere in tutto, senza ascensore e dall’aria vissuta. La colazione è cucinata al momento da una signora polacca molto gentile. Fanno una torta al cioccolato che è tra le più buone che abbia mai assaggiato. Io e Massimo abbiamo pagato 140 euro per due notti in camera doppia, con cancellazione gratuita e colazione. 

Esiste un free tour del quartiere Kazimierz con guida in italiano, che include anche il ghetto di Podgorze. Il free tour si prenota senza pagare nulla, e poi si lascia una mancia direttamente alla guida. Il gruppo è di massimo sei persone e permette di visitare i luoghi più significativi della comunità ebraica di Cracovia, te lo consiglio assolutamente.

La Dama con l’Ermellino

Il capolavoro di Leonardo Da Vinci, risalente al 1490, finì in mano ai nazisti durante la Seconda guerra mondiale e tornò in Polonia nel 1946 grazie agli americani. Si può ammirare in esposizione al Museo Czartoryski, insieme a mostre d’arte temporanee e ad opere d’arte romana, egizia, etrusca, turca e greca.

Per i biglietti e tutte le informazioni ti lascio il sito ufficiale del Museo Czartoryski. Il martedì si possono visitare gratuitamente le mostre permanenti.

La fabbrica di Schindler

La fabbrica di Schindler a Cracovia è stata fondata nel 1937 dall’imprenditore tedesco Oskar Schindler, che l’ha utilizzata per produrre pentole e utensili per l’esercito tedesco durante la Seconda Guerra Mondiale. Tuttavia, Schindler ha anche utilizzato la fabbrica per salvare più di 1.200 ebrei polacchi dalla deportazione nei campi di concentramento nazisti.

La storia della fabbrica di Schindler è raccontata in modo dettagliato nel libro “La lista di Schindler” di Thomas Keneally e nel film omonimo di Steven Spielberg, che ha vinto sette premi Oscar. Dopo la guerra, la fabbrica di Schindler ha continuato a produrre pentole e utensili fino al 2002, quando è diventata un museo.

Oggi, il Museo di Storia della Fabbrica di Schindler offre ai visitatori una visione unica della vita durante l’occupazione nazista di Cracovia, e della storia del salvataggio degli ebrei da parte di Schindler. La visita al museo offre un’esperienza coinvolgente e interattiva attraverso le mostre, gli oggetti, le fotografie e i filmati storici.

Per visitarlo puoi utilizzare il sito ufficiale del museo, ma serve prenotare con almeno una settimana di anticipo. In alternativa puoi prenotare la visita guidata in italiano su Civitatis al costo di 18,40 euro a testa, anche a ridosso della data. Per chi ha visto il film può essere interessante anche il tour delle location di Schindler’s list, con guida che parla inglese, al costo di 15€ a persona.

Il museo è aperto tutti i giorni, tranne il primo martedì del mese. Il lunedì è aperto dalle 10.00 alle 14.00, gli altri giorni dalle 10.00 alle 18.00. Quest’anno sono inoltre previste chiusure nei seguenti giorni: 6 e 8 giugno, 4 luglio, 1° agosto, 5 settembre, 3 ottobre, 7 novembre e 5 dicembre.

Le mura di Cracovia e il Barbacane

Il Barbacane di Cracovia è una torre circolare fortificata, con sette torrette, che si trova all’ingresso della città vecchia di Cracovia.

Costruito alla fine del XV secolo, il Barbacane faceva parte delle mura di cinta della città e aveva lo scopo di proteggere l’accesso alla città dalle invasioni nemiche. La Porta Floriana, in polacco Brama Floriańska, era la porta d’accesso principale ed è l’unica rimasta in piedi delle otto originali.

Le mura di Cracovia, di cui il Barbacane faceva parte, risalgono al XIII secolo, quando la città era ancora un piccolo insediamento fortificato. Nel corso dei secoli successivi le mura furono ampliate e rafforzate per proteggere la città dalle invasioni di potenze straniere.

Il Barbacane, in particolare, fu costruito nel 1499 per proteggere l’ingresso della città da nord, dove i re polacchi spesso facevano il loro ingresso ufficiale in città. Doveva essere un’opera d’arte difensiva, con forme elaborate e un sistema di feritoie, torrette e passaggi segreti.

Tuttavia, con l’avvento della tecnologia delle armi da fuoco, le mura di Cracovia e il Barbacane persero la loro importanza strategica e furono gradualmente sostituiti da altri sistemi di difesa. Nel XVIII secolo la maggior parte delle mura di Cracovia venne demolita per far posto a nuovi edifici e strade. Il Barbacane fu restaurato nel XIX secolo, diventando un importante monumento storico e culturale della città. Oggi ospita un museo dedicato alla storia delle fortificazioni della città e offre una vista panoramica sulla città vecchia.

Il Barbacane di Cracovia
Cracovia, cosa vedere: il Barbacane

Cracovia, cosa vedere nei dintorni

Passiamo ora ai luoghi di maggior interesse nei dintorni di Cracovia.

A tal proposito sappi che in un post a parte parlerò di un tour che ho fatto sui Monti Tatra partendo proprio da Cracovia, arrivando nella località di Zakopane. Non la aggiungerò a questo elenco su cosa vedere a Cracovia perché non vale la pena di andarci e per me sono soldi buttati.

Il Museo di Auschwitz-Birkenau

Il Museo di Auschwitz-Birkenau è uno dei siti storici più importanti del mondo, situato a circa 70 chilometri da Cracovia. Si trova all’interno del campo di concentramento e di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau, utilizzato dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale per imprigionare, torturare e uccidere milioni di persone.

Il Museo di Auschwitz-Birkenau è stato fondato nel 1947, due anni dopo la liberazione del campo da parte dell’Armata Rossa. Oggi il museo è visitato da migliaia di persone ogni anno, con l’obiettivo di commemorare le vittime dell’Olocausto ed educare le generazioni future sulla gravità delle atrocità commesse durante la Seconda Guerra Mondiale. Si estende su un’area di circa 200 ettari e include i resti dei campi di Auschwitz I e Auschwitz II-Birkenau, edifici e strutture originali del campo. Tra questi ci sono le baracche dei prigionieri, le camere a gas e i forni crematori.

Cosa vedere a Cracovia e dintorni: il Museo di Auschwitz-Birkenau
Cracovia, cosa vedere nei dintorni: il museo di Auschwitz-Birkenau [credits: Museo e Memoriale di Auschwitz-Birkenau]

Le mostre del museo presentano documenti, fotografie e altri oggetti che testimoniano la storia del campo e delle vittime dell’Olocausto. Inoltre, il museo organizza visite guidate in diverse lingue per i visitatori che desiderano approfondire la conoscenza della storia del campo e delle persone che vi sono state imprigionate. E’ un importante monumento della memoria e della consapevolezza storica che ci ricorda la necessità di essere vigili contro il razzismo e l’intolleranza.

Per la visita ti lascio sia il sito ufficiale, che l’alternativa di Civitatis che comprende la visita ai campi di Auschwitz-I e Auschwitz-II Birkenau, guida in italiano e trasporto da Cracovia.

Attenzione: il museo di Auschwitz-Birkenau non è un posto dove andare a farsi i selfie per fare i like su Instagram. 

La miniera di sale di Wieliczka e il centro termale sotto terra

La miniera di sale di Wieliczka è una delle miniere di sale più antiche e famose del mondo. In Polonia è seconda solo alla miniera di Bochnia, che si trova a 20 chilometri di distanza. Situata a circa 10 km a sud-est di Cracovia, la miniera di Wieliczka ha una storia che risale a più di 700 anni fa, quando fu scoperta una vasta vena di sale nella zona.

Fu sfruttata per secoli come fonte di sale, ma fu anche un luogo di lavoro per migliaia di minatori. Nel corso dei secoli, i minatori crearono un labirinto di gallerie sotterranee, sale e caverne, con un’architettura sorprendente e opere d’arte uniche distribuite su nove livelli. Oggi è possibile visitare solo un 2% dei percorsi originari, che arrivano all’incredibile profondità di 327 metri. Ripeto: TRECENTOVENTISETTEMETRI SOTTO TERRA. Inutile dire che la sconsiglierei ai claustrofobici e alle claustrofobiche.

Oggi la miniera di sale di Wieliczka accoglie centinaia di migliaia di visitatori ogni anno. Si possono esplorare le gallerie ed ammirare le sculture di sale, i laghi e le cappelle sotterranee interamente scolpite nel sale dai minatori. La cappella più famosa è la Cappella di Santa Kinga, che è dedicata alla santa patrona dei minatori polacchi. La cappella possiede sculture e altari di sale e cristallo di rocca.

Interno della miniera di sale di Wieliczka
Cracovia, cosa vedere nei dintorni: la miniera di sale di Wieliczka

Un’altra particolarità della miniera di sale di Wieliczka è la sua storia di resistenza durante la Seconda Guerra Mondiale. Durante l’occupazione nazista della Polonia, i minatori si unirono alla resistenza e furono coinvolti in molte attività contro i nazisti. La miniera divenne un luogo di rifugio, con oltre 100 rifugi antiaerei costruiti sottoterra.

La miniera di sale di Wieliczka è iscritta alla lista dei patrimoni dell’umanità UNESCO dal 1978. Ci organizzano anche eventi, tra i quali un festival di arte e danza chiamato World Art Underground.

Una parte di Wieliczka è diventata addirittura un centro termale, il Wieliczka Salt Mine Health Resort, che sfrutta le proprietà mediche del sale e del microclima della miniera per fornire trattamenti a soggetti allergici e a chi soffre di problemi respiratori. L’area termale si trova a 135 metri di profondità. Si possono acquistare pacchetti per i soli ingressi a 170 PLN a testa (36,51 euro al giorno, col cambio di oggi). Alcuni pacchetti includono anche il pernottamento presso l’Hotel Grand Sal.

I biglietti d’ingresso per la miniera di sale e per le terme si possono acquistare sul sito ufficiale, che è anche in lingua italiana. Un biglietto per l’ingresso nella miniera di sale costa 126 PLN, circa 27,06 euro col cambio di oggi. In alternativa, al prezzo di 49,40 euro a testa puoi prendere un tour di quattro ore compreso di guida in italiano e trasporto di autobus che ti prende e ti riporta a Cracovia, e lo trovi sul sito Civitatis.

→ Ora che hai scoperto cosa vedere a Cracovia, leggi anche il post con tutte le informazioni pratiche per visitare Varsavia per pianificare un viaggio polacco come si deve!

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Ciao io sono Anna

Ciao, io sono Anna!

Sono una travel blogger di Roma, sul web con Profumo di Follia dal 2012. Organizzo viaggi in piena autonomia da sempre, soprattutto nel weekend e nelle capitali europee.

Ho una passione per la Finlandia che mi ha portata a studiare la lingua finlandese per un anno e mezzo e a progettare di esplorarla in lungo e largo.

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