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Overbooking aereo: come evitarlo in 5 trucchi da hostess

11 Settembre 2022

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L’overbooking aereo è una di quelle immense rotture di palle che possono davvero rovinarti una vacanza.

Cosa significa essere in overbooking? Significa che la compagnia aerea ha venduto più biglietti rispetto ai posti disponibili sull’aereo, effettuando una sovraprenotazione. L’aereo è pieno, quindi il tuo posto… non c’è. Proprio fisicamente. I posti sull’aereo sono tutti occupati, e tu non ne hai uno. 

Si può fare? E’ legale? Quali sono i diritti del passeggero in caso di negato imbarco? Si può avere un rimborso? C’è un modo per prendere l’aereo lo stesso? Come si fa ad evitare di essere la vittima di un volo in overbooking

Continua a leggere questo post per avere le risposte a queste domande, compresi 5 consigli per evitare di rimanere a terra. I consigli arrivano dritti dritti da una ex hostess di terra, cioè io. La sottoscritta. Me medesima. Ho lavorato per una compagnia aerea e mi occupavo di fare il check-in ai passeggeri e di imbarcarli sui voli, gestendo anche molti, troppi, overbooking. E’ stato molto brutto, purtroppo per me, e il mio contratto faceva pure schifo, ma qualche trucchetto su come evitare l’overbooking aereo l’ho imparato!

→ Leggi anche la mia guida per prenotare un aereo su Internet

Cosa significa essere in overbooking aereo: possono farlo davvero?

Come ho accennato prima, l’overbooking è un’eccedenza di prenotazioni rispetto ai posti realmente disponibili su un aereo, e succede soprattutto in alta stagione.

Esempio pratico: un velivolo ha 100 posti e ne vengono venduti 110. Se si presentano tutti e 110 i passeggeri, 10 sono in overbooking.

Perché ho detto tutti i passeggeri? Perché è proprio su questo che si basa la logica dell’overbooking. Si analizza la media dei passeggeri che non si presentano su un determinato volo, i cosiddetti passeggeri no show, e si vende quel numero di biglietti in più sperando di far partire l’aereo pieno e guadagnare più danaro. Se ti dice bene quei passeggeri non si presentano davvero e gli altri partono tranquilli; se ti dice male quei passeggeri in più arrivano, rimangono a terra, se la prendono (giustamente) con la compagnia aerea, si fanno rimborsare oppure finiscono su un volo che era già pieno prima, e il circo ricomincia.

Incredibile, sto descrivendo ciò che mi è capitato praticamente ogni giorno quando ho lavorato per quella compagnia aerea durante quel disgraziato periodo, lol. Ho ancora gli incubi…

→ Leggi anche l’articolo su turismo e sostenibilità: tutta la verità sul turismo sostenibile

Overbooking aereo reaction di Pauli D Jersey Shore

Overbooking volo, i diritti del passeggero in caso di negato imbarco 

Purtroppo la normativa attuale consente alle compagnie aeree la pratica dell’overbooking. Non succede solo acquistando biglietti aerei delle compagnie aeree low cost, ma anche con quelli delle compagnie aeree di linea. Succede più raramente, ma succede. In alta stagione soprattutto.

ENAC, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, rifacendosi al Regolamento europeo 261/2004 e a quello del Consiglio delle Comunità Europee CEE 295/91, riconosce i diritti del passeggero in caso di negato imbarco per overbooking. Le compagnie aeree italiane ed europee sono tenute a rispettarli.

Chi gestisce l’imbarco di un volo in overbooking deve prima di tutto chiedere ai passeggeri imbarcati se ci sono volontari che, in cambio di benefici come il rimborso del biglietto o lo spostamento su un volo successivo, sono disposti a rinunciare al volo e a lasciare il proprio posto a chi è in overbooking.

Se non si trovano volontari, il passeggero che subisce un negato imbarco a causa di overbooking ha diritto di scegliere se rinunciare al volo, in cambio del rimborso completo del biglietto, o se farsi spostare su un volo successivo per la stessa destinazione (in gergo si chiama “riprotezione”), ricevendo inoltre un compenso in denaro. Il volo successivo può essere il prossimo disponibile per la stessa destinazione o può essere in una data diversa scelta dal passeggero, che deve essere assistito durante tutto il processo.

Il compenso che viene dato al passeggero deve essere, secondo il CEE 295/91, di minimo 150€ a persona per voli fino a 3500km di distanza, 350€ a persona per distanze superiori a 3500km. In Italia il compenso, regolato da ENAC, sale a:

  • 250€ a persona per voli fino a 1500km di distanza e 400€ per distanze superiori a 1500km per destinazioni all’interno dell’Unione Europea;
  • 250€ a persona per voli fino a 1500km di distanza, 400€ per distanze comprese tra 1500km e 3500km, 600€ per distanze superiori a 3500km per destinazioni al di fuori dell’Unione Europea.

L’assistenza dovuta al passeggero in overbooking comprende, in base alla durata dell’attesa tra il volo perso e il successivo, il pagamento da parte della compagnia aerea di:

  • pasti e bevande;
  • pernottamento in hotel se l’attesa prevede una o più notti;
  • il trasferimento dall’aeroporto all’hotel e viceversa.

I passeggeri hanno inoltre diritto a due telefonate o due messaggi via telex, e-mail o fax.

Qualora la compagnia aerea riesca a sistemare i passeggeri in overbooking su voli che arrivino a destinazione entro due ore (per destinazioni fino a 3500km di distanza) o entro quattro ore (per destinazioni oltre i 3500 km) dall’orario di arrivo programmato col vecchio volo, il compenso in denaro può essere ridottoa della metà.

Overbooking aereo, come evitarlo in 5 trucchi

Ora passiamo ai trucchi che ho imparando gestendo i voli dei passeggeri in overbooking. Purtroppo è una situazione spiacevole per tutti e prendere a parolacce le hostess non è una soluzione, anche se capisco il disagio e a me roderebbe fortissimamente il fondoschiena. Quindi se ti capita di rimanere a terra mantieni la calma, una soluzione si trova.

Premetto che quelle che seguono sono dritte per ridurre al minimo le possibilità di subire overbooking aereo. E’ un riassunto di come vengono scelti i passeggeri da lasciare a terra, né più né meno. La certezza matematica di non finire tra loro purtroppo non posso offrirtela, perché dovrei aver lavorato in tutte le compagnie aeree del mondo e pure di recente, ma sappi che la garanzia assoluta di non finire in overbooking non esiste. Chi afferma il contrario sta dicendo una cavolata.

Ora passiamo al succo della questione: come evitare ‘sto benedetto overbooking aereo?

La prima regola fondamentale è fare il check-in il prima possibile. Non serve correre al gate e farsi due ore di fila in piedi come una zucchina: quello serve per volare con le low cost e non imbarcare il bagaglio a mano quando il volo è pieno. Parlo invece del check-in: che sia online o al banco dell’aeroporto poco importa, l’importante è risultare tra i primi che lo hanno fatto o, comunque, non farlo per ultimi. Quando si fa il check-in, sulla carta di imbarco viene stampata una sequenza che rappresenta l’ordine cronologico con cui si è fatta questa operazione. Se il volo è pieno, i passeggeri che subiscono l’overbooking sono gli ultimi presenti al bancone del check-in e che devono essere ancora ammessi sul volo, oppure gli ultimi nelle sequenze sulle carte d’imbarco se il check-in è stato fatto online. Questi ultimi verranno bloccati durante l’imbarco.

Un’altra dritta riguarda la scelta dell’orario del volo. I voli che partono di mattina presto hanno meno probabilità di finire in overbooking. Generalmente i passeggeri prendono voli che partono in orari più comodi, compresi tra la tarda mattinata e il primo pomeriggio, e gli orari più scomodi spesso sono meno affollati. Quelli delle compagnie aeree tradizionali, almeno, perché sappiamo bene che le compagnie low cost spesso hanno proprio questi orari, per una questione di costi aeroportuali. Inoltre, se finisci in overbooking in un volo che parte presto la mattina hai almeno più probabilità di prendere un altro volo il giorno stesso. 

Anche imbarcare i propri bagagli in stiva potrebbe dare qualche chance in più in caso di volo in overbooking. Far scaricare dall’aereo un bagaglio già in stiva significa far ritardare il volo, andare a pescare un bagaglio al suo posto nell’aereo quando le operazioni sottobordo sono concluse e il volo sta per partire. Di solito si preferisce evitare i ritardi, e qualche compagnia aerea potrebbe scegliere di lasciare a terra chi non ha bagagli in stiva per velocizzare.

Iscriversi al programma fedeltà della compagnia aerea, poi, è sempre preferibile. Le compagnie aeree di linea tengono particolarmente a questo genere di cose e di solito si tende a non lasciare a terra i propri clienti fidelizzati. 

Ultima dritta, una cosa che in aeroporto facevamo spesso quando avevamo voli overbooking, specialmente gli intercontinentali, e che può tornare utile. Se la classe Economy era in overbooking e saltavano fuori posti liberi in classi superiori, come la Business o la Prima, si osservavano i passeggeri a rischio e si proponeva a quelli vestiti meglio (soprattutto se frequent flyer della compagnia…) di viaggiare nella classe superiore senza pagare nessuna differenza. In questo modo si liberavano posti in classe economica, il volo non era più in overbooking ed andavamo a casa tutti felici, passeggeri compresi. Quindi il consiglio è: se viaggi con una compagnia di linea che ha classi superiori all’economica e temi che il volo sia affollato, evita di vestirti come se andassi a funghi sul Gennargentu.

Per quanto riguarda low cost e affini, invece, via libera al sesto strato di vestiti uno sopra l’altro e al cappello da pescatore con la sciarpa, ché tanto una classe Business su molte low cost non esiste, e almeno non superiamo le misure del bagaglio a mano Ryanair.

Volo overbooking: mai vestirsi come Joey di Friends
Tipo così

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I COMMENTI

  1. Brad 13/03/2023 19:55

    Ottimo articolo, utile e divertente!

    1. Anna 14/03/2023 10:48

      Grazie Brad!

  2. Antonino 07/08/2023 14:14

    Ciao Anna, grazie per gli sputni, solo non ho capito una cosa: fare subito il check-in, dare la valigia e poi… poi si può essere ripescati anche se si è fatto subito il checki-n? Nel senso, io la valigia l’ho fatta caricare al check-in, come stratagemma, ma allora il correre a fare il check-in non ha senso forse a questo punto. Grazie

    1. Anna 08/08/2023 18:24

      Ciao Antonino! Purtroppo sì, è raro ma può capitare che il volo vada in overbooking e che venga chiesto anche a passeggeri che hanno già fatto check-in di rimanere a terra. In genere comunque si cerca di evitare di far scendere i passeggeri che hanno imbarcato dei bagagli e sono al gate, perché la procedura per recuperarli dalla stiva può far ritardare il volo.
      Si rischia molto di più facendo il check-in all’ultimo minuto, in ogni caso!

  3. Catie Gelido 14/06/2024 23:21

    Ciao,io viaggio sempre con la mia gattina. Una volta mi è capitato di essere in over booking, ma poi mi hanno fatto salire proprio per via della micia. Mi chiedo, se dovesse succedere ancora, che tipo di assistenza potrei avere per lei? (Tipo un posto chiuso dove farla uscire, per non rischiare che possa sentirsi male)

    1. Anna 18/06/2024 19:30

      Ciao Catie, ammetto che non mi è mai capitato di avere un passeggero con un animale domestico in overbooking, e dando un’occhiata sul web non trovo neanche norme in merito. Purtroppo non so risponderti, e non mi vengono neanche in mente spazi chiusi adibiti ad un uso di questo tipo. Penso che si dia per scontato che la bottiglia d’acqua da fornire come assistenza vada bene anche per il pet, quanto allo spazio chiuso non ci conterei. Non si può rischiare che un gatto o un cane scappino in giro per l’aeroporto, se dovessero sfuggire al controllo del padrone.

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Ciao io sono Anna

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Sono una travel blogger di Roma, sul web con Profumo di Follia dal 2012. Organizzo viaggi in piena autonomia da sempre, soprattutto nel weekend e nelle capitali europee.

Ho una passione per la Finlandia che mi ha portata a studiare la lingua finlandese per un anno e mezzo e a progettare di esplorarla in lungo e largo.

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