17 posti da visitare in Toscana: città, mare, trekking e borghi
28 Giugno 2021
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Visitare la Toscana non è mai stato così facile! Grazie all’aiuto di alcune travel blogger italiane, infatti, ho raccolto per te ben 17 posti da visitare in Toscana che meritano almeno un weekend.
Ho avuto modo di visitare questa splendida regione almeno tre o quattro volte, e la varietà di cose da vedere è davvero incredibile.
La Toscana, del resto, è una delle regioni italiane più famose e visitate al mondo grazie alle sue colline, all’enogastronomia e alla sua storia. In Toscana ci sono nati personaggi del calibro di Dante Alighieri, Michelangelo, Leonardo Da Vinci e Galileo Galilei, e molti vip ci hanno comprato tenute e case gigantesche. Per esempio: sapevi che Sting e Colin Firth hanno preso casa in Toscana? Averceli, i soldi…
Vabbè, torniamo ai nostri luoghi da visitare in Toscana. Nella nostra lista c’è un po’ di tutto. Dalle cittadine toscane da visitare alle città d’arte più rinomate, dai borghi medievali all’Appennino Tosco-Emiliano, passando per il mare e le terme toscane.
Se vuoi sapere subito di cosa parleremo, qui sotto trovi l’indice con i nostri posti belli in Toscana in ordine di… ehm, tipo di vacanza; tu sei libero/a di leggere tutto l’articolo, oppure di cliccare sulla voce che ti interessa per visualizzarla immediatamente.
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→ Oppure scegli dove andare a Capodanno 2024 (con suggerimenti in Toscana)
Posti da visitare in Toscana: i borghi più belli
Viaggiare in Toscana senza fare almeno una tappa in un borgo è da folli. I borghi toscani sono un qualcosa di davvero unico e caratteristico, tanto che sembra di essere finiti in un’altra epoca.
D’accordo, la sensazione di essere finiti in un’altra epoca la danno pure alcuni commentatori sui social, ma sorvoliamo e dedichiamoci ai nostri bei posti da visitare in Toscana. Ecco i borghi in Toscana più belli da visitare, partendo da…
Borghi vicino Firenze: la cascata di Moraduccio e il rudere di Castiglioncello
Hai presente quelle giornate estive che sono già talmente calde dalle prime ore del mattino, che tutto quello che desideri è trovarti in un luogo selvaggio, incontaminato e soprattutto fresco, lontano dall’afa cittadina?
Bene, se abiti tra l’Emilia Romagna e la Toscana, o ti trovi in queste zone anche solo di passaggio, conosco un posticino che fa davvero per te: la cascata di Moraduccio.
Si tratta di una vera e propria oasi naturale seminascosta (è proprio il caso di dirlo) tra le verdi fronde dell’Appennino Tosco-Emiliano.
Per la precisione ci troviamo nel territorio di Firenzuola, in provincia di Firenze, nei pressi delle acque del fiume Santerno.
Non vi sono (o almeno io non ne ho visti) cartelli che indicano la presenza di queste esotiche cascate, ma ti basterà proseguire ascoltando il rumore dell’acqua fino all’evocativo ristorante “La Cascata”.
Una volta arrivato/a qui, lascia pure l’auto nel parcheggio gratuito. Dirigiti verso l’unico sentiero presente, percorribile solo a piedi o in bicicletta, che lungo un percorso in discesa di circa dieci o quindici minuti ti condurrà alle cascate.
Se arriverai qui alle prime ore del mattino, non solo beneficerai di molte ore di ombra ma avrai la possibilità di scegliere il tuo angolino godendo di privacy e riservatezza.
Questa zona, infatti, è molto nota agli amanti delle due ruote i quali, dopo una corsa domenicale lungo le strade sinuose dell’Appennino, lasciano le loro biciclette nei pressi della riva del fiume, e si concedono un tuffo all’ombra della fresca cascata di Moraduccio.
Tieni bene a mente che la riva del fiume è rocciosa, quindi se hai intenzione di fare il bagno è meglio non dimenticare a casa delle scarpette adatte ad una superficie di questo tipo. Allo stesso modo ti consiglio di portare con te un tappetino (come quelli utilizzati per fare esercizi di ginnastica), o comunque qualcosa di morbido sul quale poterti sdraiare, o sedere a prendere il sole, o a leggere.
Dopo aver nuotato tra queste acque fresche e trasparenti e aver scattato le tue foto ricordo nei pressi della suggestiva cascata, ti consiglio di avventurarti attraverso il sentiero che da qui sale su per i colli dell’Appennino.
Se sei amante dei borghi fantasma, non puoi non cedere al fascino del rudere di Castiglioncello che, dalla cascata di Moraduccio, dista circa un paio di chilometri.
In alcuni punti dovrai farti largo tra arbusti, rovi e la fitta vegetazione di un luogo totalmente selvaggio, dove pare invisibile la presenza dell’uomo.
Eppure un centro abitato qui c’è. O meglio, c’era.
Prosegui con cautela tra i ruderi delle antiche abitazioni del borgo di Castiglioncello e perditi da quassù, ad ammirare la vista sull’Appennino: effetto wow garantito!
Pensa che gli ultimi abitanti di questo luogo se ne allontanarono nel 1962. Dopo la costruzione di una nuova strada statale che aveva lasciato fuori il centro abitato, isolandolo dai comuni più vicini privati persino della corrente elettrica, decisero di abbandonarlo per sempre.
E tu, ripopoleresti una città abbandonata?
→ Leggi l’approfondimento di Liberamentetraveller: la cascata di Moraduccio
Il borgo di Pitigliano
Non si può rimanere indifferenti davanti a Pitigliano. Usciti dall’ultima curva della strada che porta al borgo, si rimane sorpresi dalla sua vista. Non importa se lo si è già visto più volte in fotografia, lo stupore sarà immutato.
Completamente costruito con il tufo e dentro al tufo, non si capisce dove finisca la roccia e dove inizino le case. Il borgo di Pitigliano è infatti un tutt’uno con lo sperone tufaceo su cui si erge, quasi sospeso.
Intorno il verde intenso dei boschi che lo circondano, che fa risaltare ancora di più il colore ocra del tufo. Ocra che, al tramonto, si accende d’oro e d’arancio. Difficile scegliere se Pitigliano sia più bella vista al tramonto o di notte, quando i lampioncini accesi la trasformano in un presepe. Non è un caso se fa parte del circuito dei borghi più belli d’Italia.
La chiamano la piccola Gerusalemme toscana per il suo forte legame con il popolo ebreo. Forse l’esempio più bello, in Italia, della convivenza fra cristiani ed ebrei. Questi si rifugiarono in questa parte di Toscana nel 1569 quando vennero banditi dallo Stato Pontificio. I signori della zona, i Conti Orsini, avevano infatti un atteggiamento più liberale verso gli ebrei e, anche se fu istituito il ghetto, di fatto gli ebrei non vissero una vera e propria segregazione. Parteciparono sempre alla vita del borgo, costruirono una sinagoga, un forno, un macello ed una cantina dove veniva prodotto il vino kaiser, prodotto senza l’uso di additivi a base di caseina, proibiti dalla cultura ebraica.
Oggi la sinagoga e tutti gli altri locali sono stati perfettamente restaurati e possono essere visitati. È stato istituito anche un museo della cultura ebraica.
È molto piacevole camminare per il ghetto e per i vicoli di Pitigliano, fermarsi a pranzo in uno dei ristoranti con i tavoli nelle piazzette e nelle stradine mangiando le ricette tipiche e poi aspettare il tramonto e la notte. Perché ogni momento della giornata regala momenti speciali.
Può essere bello inoltre vistarla durante una delle due feste più suggestive che vi si svolgono. La prima è la Torciata di San Giuseppe del 19 marzo. Per dare il benvenuto alla primavera si bruciano le sterpi come rito propiziatorio per avere raccolti abbondanti. La seconda festa da non perdere è l’Infiorata del giorno del Corpus Domini, quando le vie del centro vengono ricoperte di disegni composti con fiori e foglie.
In qualunque momento la vedrai, Pitigliano ti rimarrà nel cuore!
→ Leggi l’approfondimento di My Travel Planner: Pitigliano, la piccola Gerusalemme toscana
San Gimignano: la Manhattan del Medioevo
San Gimignano è una splendida cittadina dall’aspetto medievale che si trova vicino a Siena, nella regione Toscana. È immersa nelle colline senesi della Val D’Elsa, sopra una collina tra i Colli del Chianti e della Val D’Orcia, ed i suoi natali risalgono al periodo etrusco.
Si racconta che il suo nome sia in onore del vescovo Gimignano, che nel secolo X salvò il villaggio dalle invasioni barbariche.
Per la sua bellezza e l’importanza architettonica (soprattutto del suo centro storico), San Gimignano è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1990.
Sebbene San Gimignano sia stata ristrutturata in alcuni punti nell’Ottocento, per la maggior parte conserva ancora il suo aspetto medievale del XIII secolo ed è quasi totalmente circondata da una cinta muraria.
La città è divisa a metà dalla Via Francigena, che già nel Trecento era un punto cardine nonché cuore dell’economia del paesino. Ai suoi incroci si trovano due delle piazze più importanti: la Piazza del Duomo e la Piazza della Cisterna.
Affacciandosi sulle piazze e sulle stradine si possono vedere le case-torri dell’antica aristocrazia mercantile e finanziaria, architetture incredibili per numero e stato di conservazione che hanno fatto guadagnare alla città l’appellativo di “Manhattan del Medioevo”.
Delle settantadue torri originarie, oggi ne rimangono circa quattordici in ottimo stato di conservazione. La più antica è la Torre del Podestà alta cinquantuno metri, detta La Rognosa. La più alta è la Torre Grossa, alta cinquantaquattro metri, da cui è possibile ammirare il panorama mozzafiato su tutta la città e sulla campagna circostante.
Il motivo delle loro costruzioni era che più alta fosse la torre, più ricca e potente era la famiglia.
Un’altra interessante curiosità di questo magnifico borgo medievale, sono le distanze tra le case. Al giorno d’oggi gli edifici sono tutti incollati l’uno all’altro; in origine le case erano divise da uno spazio molto stretto, dalle dimensioni di un mattone denominati “vicoli dei malvicini”. Gli attriti sociali tra i compaesani non permettevano a uno di costruire la casa accanto all’altro.
Attualmente, la città di San Gimignano fa parte del circuito dei borghi più belli d’Italia. E’ considerato un vero e proprio gioiello architettonico medievale, ricco di incantevoli piazze, chiese e viuzze.
Siccome è piccolina, si può percorrerla facilmente a piedi. Le attività e attrazioni da scoprire a San Gimignano non mancano! Ma senza dubbio ti consiglio di visitare il Duomo, il Palazzo vecchio del Podestà e la Chiesa di Sant’Agostino, chicche davvero imperdibili.
→ Leggi l’approfondimento di Wanderlust in Travel: le attrazioni di San Gimignano
Le bellezze della Val d’Orcia
Un itinerario in Val d’Orcia è un susseguirsi di suggestioni naturalistiche, artistiche ed enologiche. Un’immersione in uno dei paesaggi più belli della Toscana ma anche d’Italia, meta ambita e ormai conosciuta in tutto il mondo che affascina sempre.
Molte sono le cose da visitare in zona, vi illustro qui brevemente un itinerario che si snoda tra borghi storici e paesaggi naturali.
Ecco nel dettaglio cosa non perdere in Val d’Orcia.
Pienza è un affascinante borgo toscano inserito nei siti UNESCO d’Italia, per il suo splendido esempio di centro storico rinascimentale perfettamente conservato. La visita può iniziare da Piazza Pio II in pieno centro, sui lati della quale si ergono la Cattedrale di Santa Maria Assunta, Palazzo Piccolomini, Palazzo Borgia e il Palazzo Comunale.
Basta poco per essere conquistati da Pienza. Basta semplicemente girare tre le sue romantiche vie racchiuse tra le mura, senza una meta precisa. In un attimo si rimane conquistati dagli angoli nascosti e dal suo splendido panorama affacciato sulla Val d’Orcia.
Montepulciano invece è un gioiello medievale in provincia di Siena, conosciuto anche per il vino Nobile di Montepulciano. Sorge su una collina.
Piazza Grande è il cuore di Montepulciano e la visita può partire da questa piazza, posta nella parte più alta del borgo. Anche qui, dall’alto delle sue vie, è possibile ammirare un panorama incredibile sulla campagna toscana circostante e ricoperta dai vigneti che producono il famoso vino.
Fiore all’occhiello della Val d’Orcia, ancora non molto conosciuto: ecco Monticchiello! Un piccolo borgo prevalentemente in pietra e collocato proprio tra Pienza e Montepulciano. Qui si trova poco e niente: solo vicoletti, chiese e balconi fioriti, ma il borgo è delizioso proprio per questo.
Bagno Vignoni si trova all’interno del territorio comunale di San Quirico d’Orcia, altra località da non perdere in Val d’Orcia. Il paesino è famoso soprattutto per le terme di Bagno Vignoni, conosciute fin da epoche remote e già note agli Etruschi e ai Romani. Il centro storico si sviluppa proprio intorno alla piazza dove sgorga l’acqua termale.
La Val d’Orcia non è famosa solo per questi meravigliosi borghi e molti altri ancora presenti in zona, ma anche per i paesaggi naturali caratterizzati da dolci colline, filari di cipressi e panorami da catturare. E’ diventata molto famosa ad esempio la Cappella della Madonna di Vitaleta, sperduta in una strada sterrata tra Pienza e San Quirico d’Orcia. Un angolo delizioso da non perdere!
→ Leggi l’approfondimento di Tropical Spirit: cosa vedere in Val d’Orcia in un weekend
Il borgo di Montepulciano
Montepulciano è una piccola città medievale, arroccata in cima ad una collina e ricca di un’imponente architettura rinascimentale. E poi negozi, ristoranti e tante enoteche con ottimi e rinomati vini rossi italiani.
Situata nel punto più alto di Montepulciano, la Piazza Grande è il luogo ideale per iniziare la visita. Per secoli, questa piazza è stata il principale luogo di ritrovo per i cittadini della città. Se sei un fan della serie di film di Twilight, questo posto potrebbe sembrare familiare poiché è stato presentato in uno dei film della saga.
La piazza è ricca di elementi ed edifici, come ad esempio il Palazzo Comunale che ha una sorprendente somiglianza con Palazzo Vecchio a Firenze.
Costruito nel XIV secolo, questo è il luogo ideale per le viste panoramiche dalla torre dell’orologio. Inoltre qui puoi ammirare il Palazzo Contucci e il pozzo del XVI secolo, Il Pozzo dei Grifi e dei Leoni che presenta lo stemma dei Medici (in omaggio a Firenze), sorretto da leoni e dal grifo, che rappresenta invece Montepulciano.
Dalla piazza scendi lungo il Corso, dove trovi caffè, bar ma anche numerose chiese e palazzi rinascimentali nascosti tra i vicoli.
La Cattedrale di Montepulciano, spesso chiamata il Duomo di Montepulciano, si trova nella Piazza Grande. Progettata da Ippolito Scalza, la cattedrale fu costruita tra il 1586 e il 1680 e fu infine consacrata nel 1712. L’aspetto odierno della cattedrale è molto diverso dall’originale e alcune parti rimangono ancora incomplete, compresa la facciata. Il risultato è una chiesa che appare piuttosto austera. Al suo interno ci sono alcune importanti opere d’arte tra cui il Trittico dell’ Assunzione di Taddeo di Bartolo e la Madonna col bambino di Sano di Pietro.
La chiesa più antica della città, la Chiesa di Sant’Agostino, fu fondata nel 1285 e restaurata nel XV secolo. Nel corso degli anni sono state apportate ulteriori modifiche. Anche Sant’Agostino ospita molte importanti opere d’arte, tra cui una “Resurrezione di Lazzaro” di Alessandro Allori, un “San Nicola da Tolentino” di Giovanni di Paolo, un “Crocifisso” ligneo policromo attribuito a Donatello.
La Chiesa di San Biagio, conosciuta anche come Tempio di San Biagio, è facilmente riconoscibile per la sua grande cupola. Costruita tra il 1518 e il 1540, questa chiesa è considerata un capolavoro dell’architettura rinascimentale italiana. Si trova sotto alla città, al di fuori, quindi è meglio visitarla quando si entra o si esce da Montepulciano.
E infine, impossibile perdere la degustazione dei vini. Se sei un amante del vino rosso, allora Montepulciano è sicuramente il posto giusto per te. Questa regione è nota per il Vino Nobile, che è stato a lungo il vino preferito di re, nobiltà e capi religiosi in Italia. Per legge questo vino può essere prodotto solo a Montepulciano, deve contenere almeno il settanta per cento di Sangiovese, e deve invecchiare per un minimo di due anni.
Sotto le strade della città ci sono numerose cantine dove le aziende vinicole offrono sale di degustazione ai curiosi. Puoi iniziare dalla Cantina Contucci , una delle più antiche, e poi proseguire con la famosa Cantina De’Ricci.
Ecco come arrivare a Montepulciano:
- in treno con la linea ferroviaria Empoli-Siena-Chiusi fino alla stazione di Montepulciano, oppure linea Milano-Roma fino alla stazione di Chiusi-Chianciano Terme. Proseguire con autobus o auto.
- in auto, da nord autostrada del Sole Milano-Napoli A1 (E35), uscita al casello Valdichiana, proseguire per Torrita di Siena e quindi per Montepulciano. Da sud: uscire al casello A1 di Chiusi C.T. proseguendo per Chianciano Terme e successivamente per Montepulciano.
- in aereo, gli aereoporti più vicini sono quelli di Firenze (115 Km) e Pisa (185 Km).
→ Leggi l’approfondimento di Travelife: le cose più belle da vedere a Montepulciano
Il borgo di Bagnone in Lunigiana
Bagnone è uno dei miei luoghi del cuore a chilometro zero in Lunigiana. E’ un’area storica nel nord della Toscana in provincia di Massa Carrara, al confine con la Liguria e l’Emilia Romagna. Attraversata dai cammini storici della Via Francigena e del Volto Santo, la Lunigiana è da secoli crocevia di popoli, sapori e tradizioni antiche.
Il pittoresco borgo di Bagnone sorge arroccato ai piedi del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e fa parte della Riserva UNESCO Uomo e Biosfera.
Il ritrovamento di una statua stele (una scultura antropomorfa scolpita nell’arenaria) nella frazione di Treschietto conferma che qui, così come in tutta la Valle della Lunigiana, abitavano popoli antichi già nell’Età del bronzo.
Storicamente il nome Bagnone si riferiva solo alla parte alta del borgo dove si trovava il castello che sovrastava il borgo sottostante chiamato Gutula, come citato in una bolla papale del XII secolo, prima testimonianza scritta del luogo. Successivamente Gutula fu inglobata e il borgo diventò parte del feudo dello Spino Fiorito della famiglia Malaspina che dominò la vallata per tutto il Medioevo.
Nel XV secolo Bagnone passò sotto il dominio di Firenze. Nel castello del vicino borgo di Castiglione del Terziere fu insediato il Capitanato di Giustizia della Repubblica fiorentina. Rimase parte della Signoria, e poi del Granducato di Toscana, fino alla fine del Settecento quando passò sotto la Repubblica Ligure. In seguito passò al Ducato di Parma fino all’Unificazione d’Italia.
Cosa vedere a Bagnone? E’ possibile apprezzare la bellezza del borgo affacciandosi dalla Piazza Roma per ammirare il nucleo antico col castello medievale (oggi privato) e le pozze e cascatelle color smeraldo.
Da non perdere una passeggiata sotto i portici del XV secolo fino al grazioso Ponte Vecchio, dove è ben visibile la struttura delle case che si erigono direttamente dalla roccia.
Una volta sul ponte ti chiederai quale sia la migliore angolazione per catturarlo in foto. Basta proseguire fino a Piazza Europa dove si trova anche il teatro e sarai accontentato/a!
Per chi non teme le salite è anche possibile raggiungere la parte alta del borgo, seguendo le strette viuzze lastricate che conducono al castello.
Se preferisci una bella passeggiata nel bosco di castagni, spostandoti in auto per circa dieci minuti verso la frazione di Iera è possibile percorrere un bellissimo sentiero che fiancheggia il fiume, in un susseguirsi di pozze e cascatelle, fino a raggiungere la Capanne in Garbia, alpeggi ristrutturati ai piedi dell’Appennino. Tempo di percorrenza due ore circa tra andata e ritorno, necessarie scarpe da trekking.
Cosa mangiare? I prodotti tipici del comune di Bagnone sono la cipolla di Treschietto, rinomata per il suo sapore dolce e ingrediente base di un’altra prelibatezza locale, la barbotta, una torta salata preparata con la cipolla, formaggio e farina di mais. Presso i ristoranti locali è possibile gustare altri piatti della tradizione come i testaroli, la torta d’erbi, e i funghi.
→ Leggi l’approndimento di Travel to Transformation: i luoghi del cuore a chilometro zero
Posti da visitare in Toscana per le vacanze al mare
La Toscana è bagnata dal Mar Tirreno nella sua parte meridionale e dal Mar Ligure in quella settentrionale, e può diventare un’ottima meta anche per chi cerca le vacanze al mare. Vediamo i posti da visitare in Toscana se il tuo obiettivo è organizzarne una da favola proprio qui, tra le dolci colline nel Centro Italia!
Le più belle spiagge dell’Argentario
Quando si pensa alla Toscana, subito si immaginano i suoi borghi incantati e i panorami mozzafiato lungo le varie vallate, dalla zona del Chianti alla Val d’Orcia. Ma la Toscana non è solo questo. È una regione dove troverai il giusto connubio tra mare cristallino da un lato e verdeggianti pinete in collina dall’altro, creando uno scenario davvero unico.
In particolare al sud della Maremma, nell’Argentario, ci sono numerose calette appartate e selvagge immerse nel profumo della macchia mediterranea. Preparati con una buona scorta di acqua e scarpe comode. C’è sempre da camminare un bel po’ per arrivarci, e forse sono speciali proprio per questo motivo.
Cala del Gesso è una baia fatta di piccolissimi ciottoli levigati dal mare, dai colori azzurri in contrasto al verde della macchia mediterranea che la circonda. Sarai avvolto/a dai suoi profumi mediterranei, ma soprattutto troverai un fondale ricchissimo da esplorare, praticamente un angolo di paradiso.
Per arrivarci devi prendere la strada panoramica da Porto Santo Stefano fino a Cala Moresca, per poi imboccare Via dei Pionieri, fino ad arrivare ad un parcheggio a pagamento. Da qui dovrai fare una breve ma ripida scarpinata per raggiungere Cala del Gesso. Ne varrà davvero la pena!
La Cacciarella invece è una piccolissima spiaggia di sabbia, sempre nella costa dell’Argentario. E’ incastonata tra due scogliere, sul versante di Porto Santo Stefano. Si parcheggia lungo la strada e si scende per un sentiero abbastanza ripido per cinquecento metri.
Anche qui i fondali ti stupiranno, quindi porta con te una maschera.
L’ideale è arrivare al mattino presto, per godere di questa baia in completa solitudine e trovare il posto perfetto dove sdraiarsi per una giornata all’insegna del relax.
Ovviamente l’Argentario riserva altre mille sorprese, ma queste due spiagge sono quelle che più mi hanno colpito e mi sono rimaste nel cuore. Chiudi gli occhi e prova ad immaginarti già lì!
→ Leggi l’approfondimento di Viaggia Corri Sogna: dove andare al mare in Toscana
Spiagge dell’Isola d’Elba: le più belle
A circa dieci chilometri dalla costa si trova una delle tante perle di quella meravigliosa regione che è la Toscana. Sto parlando dell’Isola d’Elba, la più grande dell’arcipelago toscano, nonché la terza isola più grande d’Italia.
Raggiungerla è semplice: dal porto di Piombino partono ogni giorno diversi traghetti (almeno uno ogni ora, più spesso in alta stagione) su cui salire a piedi o con auto al seguito. In un’ora di traversata ti porteranno a Portoferraio. Pronto/a a esplorare l’isola d’Elba?
La stagione più gettonata è sicuramente l’estate, quando l’Isola d’Elba offre spiagge per tutti i gusti e coste da esplorare in barca. Ma anche in primavera e autunno è un piccolo paradiso naturale, da esplorare a piedi o in bicicletta. Esistono diversi sentieri tracciati dedicati a trekking super panoramici.
Se ti stai chiedendo quanti giorni dedicare all’isola d’Elba, io consiglio una settimana in estate. Avrai il tempo di esplorare i diversi versanti dell’isola e fermarti a fare una nuotata o un giro in canoa. Se le temperature sono più miti probabilmente basta qualche giorno in meno, ma sono comunque tante le attività da fare all’Elba.
Cosa vedere all’isola d’Elba?
Oltre alla natura rigogliosa, anche la storia trova spazio sull’isola. Dalle testimonianze del passaggio di Fenici ed Etruschi, alle più recenti ville e teatri ricordo della passione di Napoleone per l’Elba.
Tra i siti più interessanti ti segnalo le miniere di ferro di Rio con il relativo museo, il museo del mare a Capoliveri e, per gli appassionati, il museo dei minerali di San Piero in Campo.
Tra i miei borghi preferiti, ti suggerisco di visitare Marciana Marina e Capoliveri.
La prima si trova sulla costa settentrionale dell’Isola d’Elba, ai piedi del monte Capanne. Può vantare un caratteristico lungomare che si affaccia sul porto, delimitato dall’antica Torre Pisana da un lato e da Cotone dall’altro, la parte più pittoresca del paese. Visitala verso sera, per un aperitivo al tramonto e un’ottima cena di pesce.
Capoliveri domina invece la parte meridionale dell’isola, dall’alto di una collina. Il cuore del borgo può vantare origini medievali ed è uno dei centri più vivaci dell’Elba.
Ti stupirà anche la quantità di prodotti tipici che crescono in un territorio così ristretto. Dai capperi alla nepitella, alle bacche di mirto e ginepro che insaporiscono i piatti tipici di mare e di terra. Sull’Isola d’Elba vengono prodotti un eccellente miele al rosmarino, un vino DOCG, l’Aleatico passito e l’olio IGP.
Non possiamo lasciare l’isola d’Elba senza parlare delle sue spiagge più belle!
Nell’area più occidentale dell’isola si trova la comoda spiaggia di Cavoli. Attrezzata, con il parcheggio a pochi passi, ma soprattutto con una distesa d’acqua limpida e cristallina.
La più rinomata è sicuramente la spiaggia di Sansone, a nord di Portoferraio, ritratta anche nelle pubblicità dell’Acqua dell’Elba.
Le spiagge di Nisporto e Nisportino, a nord dell’isola, sono invece tra le più selvagge, circondate da una natura rigogliosa e collegate da un trekking panoramico.
Leggi l’approfondimento di PanAnna sull’Isola d’Elba
I posti da visitare in Toscana se cerchi le terme
Le terme in Toscana sono un’altra attrazione da mettere in conto se si va a visitare questa regione.
La Toscana offre una bella selezione di terme naturali, come le terme di Saturnia, e di hotel con terme annesse, come quelle di Montecatini. Vediamo qualche chicca!
Le Terme di Chianciano e cosa vedere
Chianciano Terme, rinomata località termale in provincia di Siena, è una meta dove non mancano attività di diverso genere. Dal relax al divertimento, dalla storia di questi luoghi fino alla scoperta dei prodotti del territorio.
Alle piscine termali Theia si può vivere un’esperienza di benessere, godendo dei benefici delle acque termali. La struttura dispone di quattro piscine esterne e tre interne, collegate fra loro e utilizzabili per tutto l’anno. Idromassaggi e getti di acqua cervicali si snodano nei cinquecentotrentasei metri quadrati di vasche, oltre ad un’area spa e ad un centro benessere che propone trattamenti di vario tipo.
Le piscine termali Theia sono certificate come struttura family friendly e dispongono anche di due piscine dedicate ai più piccoli, una esterna e una interna.
La struttura organizza periodicamente eventi speciali, come cene e aperitivi a bordo piscina, una bellissima esperienza per vivere le terme anche in versione by night.
Durante l’esperienza a Chianciano merita una visita anche lo storico Parco Acqua Santa, il fulcro della storia termale di questa città. E’ una zona verde dove sgorga la famosa Acqua Santa di Chianciano, l’acqua bicarbonato-solfato-calcica con proprietà depurative, detossinanti e stimolanti del metabolismo.
Nel centro della città si trova il MAC, il Museo Archeologico di Chianciano Terme. E’ considerato uno tra i più bei musei etruschi sia per la varietà e la ricchezza degli oggetti esposti che per il suo suggestivo allestimento. La visita è organizzata su un percorso di quattro piani nei quali si racconta la straordinaria storia di queste zone, illustrando gli aspetti della vita degli antichi abitanti attraverso reperti, ricostruzioni, descrizioni, immagini e video.
Il museo è sostenuto dall’attività dei volontari, che con passione e dedizione si sono occupati dello scavo e della tutela del patrimonio archeologico di questo territorio e ora tengono viva questa importante testimonianza della storia del luogo.
La zona è famosa anche per i suoi vini. Numerosi sono i vigneti che circondano la città, coltivati dalle diverse aziende vinicole come l’Azienda Agricola Cignozza, che ogni anno produce trentamila bottiglie di Chianti e altre varietà di rosso e rosato. Qui è possibile fare acquisti e anche, su richiesta, visite guidate alla cantina, che si concludono con una degustazione di vini e prodotti locali.
Per una scossa di adrenalina adatta a grandi e piccoli, è possibile cimentarsi nei percorsi dell’Indiana Park, un parco avventura dove camminare sospesi tra gli alberi, tra passerelle e ponti tibetani, nella totale sicurezza di solide imbragature e con l’assistenza di personale esperto.
→ Leggi l’approfondimento di Noi con le valigie sulle piscine termali Theia di Chianciano Terme
Terme delle Cascate del Mulino di Saturnia
Probabilmente le terme naturali più famose d’Italia – sicuramente le più instagrammate! – si trovano proprio in Toscana: stiamo parlando delle Terme di Saturnia.
Conosciute fin dal tempo degli Etruschi, le Cascate del Mulino di Saturnia sono un esempio delle meraviglie che Madre Natura è riuscita a creare nel tempo. Una “cascata di vasche naturali” che si susseguono una all’altra: difficile trovare in Italia delle terme più scenografiche di così.
Conosciute anche come le Cascate del Gorello, dal nome del ruscello che le ha formate, possono essere definite come un relax alla portata di tutti. L’accesso infatti è libero e gratuito e spesso sono molto affollate. D’altronde, oltre alla bellezza del contesto in cui ci si trovano, chi non vorrebbe immergersi all’interno di queste acque calde e sulfuree?
Le acque sgorgano sempre ad una temperatura di circa 37.5°C, ci si può quindi immergere tutti i giorni dell’anno. I più temerari scelgono di salire in alto e tentare la forza dell’acqua nella cascata principale. L’acqua forma delle piccole cascatelle che hanno sagomato, nel corso dei millenni, una serie di piccole piscine naturali scavate nella roccia, disposte su varie quote.
Come intuibile, il nome delle Cascate del Mulino deriva proprio dalla presenza di un mulino a lato delle cascate. Un edificio in pietra ancora oggi esistente, seppur non più funzionante.
Per ammirare la vista delle Cascate del Mulino nel suo complesso bisogna andare al Miraduro, un punto panoramico a cinque minuti di auto dalle terme libere.
Passiamo a qualche consiglio pratico per visitare le Terme di Saturnia.
A poca distanza dalle Cascate del Mulino si trova un parcheggio sterrato gratuito. Noi siamo stati fortunati e abbiamo trovato un posto libero, ma in alta stagione e nei weekend non è così semplice. Trattandosi di terme naturali e libere non sono presenti molti servizi, c’è solo un piccolo bar. Bisogna quindi essere un po’ wild ed attrezzati, ma ne vale senz’altro la pena!
Ti conviene indossare già il costume da bagno, magari uno a cui non tieni particolarmente. Le acque sulfuree calde potrebbero rovinarlo.
Ricorda di portare le scarpette da scoglio per non scivolare e poterti muovere agevolmente tra una vasca e l’altra. Infine, se vuoi immortalare le terme con delle foto o dei video, non dimenticare di portare la custodia impermeabile per lo smartphone!
Chiaramente, come per tutti i luoghi turistici, il consiglio è sempre quello di evitare l’alta stagione e le domeniche. Se questo non è possibile, scegli di andare la mattina presto: le terme di Saturnia sono sempre aperte!
→ Leggi l’approfondimento di Trottole in viaggio sulle terme di Saturnia
Hotel a Montecatini Terme
Montecatini Terme è in provincia di Pistoia, al centro della Valdinievole e a pochi chilometri dalle città in Toscana di cui parleremo nel prossimo paragrafo. E’ nota per le sue sorgenti termali, che sono lì da settecento anni, ma anche per altri eventi e attrazioni: la Settimana della Moda che si svolte in aprile, ad esempio, o Montecatini Alto.
Montecatini Alto è un borgo medievale che si trova in cima alla collina, raggiungibile con le funicolari di nome Gigio e Gigia. No, non sto scherzando: leggi il post su Montecatini Terme e la casa di Babbo Natale per saperne di più!
Le terme a Montecatini, quelle storiche intendo, hanno un nome: Terme Tettuccio. Lo stabilimento si trova all’interno di eleganti edifici liberty ed è tra i più affascinanti in Europa. Le sorgenti termali sono quattro, che prendono il nome di Tettuccio, Leopoldina, Rinfresco e Regina, ma la prima, la Tettuccio appunto, si trova lì dal 1300.
Oltre ad essere un fantastico luogo per rilassarsi, le sorgenti termali naturali di Montecatini Terme sono note per le loro eccellenti proprietà curative. E intendo note in tutto il mondo. Voglio dire… ci è venuta anche Madonna, a farsi i fanghi qui!
Il complesso delle Terme Tettuccio si trova in viale Verdi 71 a Montecatini Terme. Vi si può accedere prestando attenzione alle norme anti Covid-19.
Un altro consiglio che voglio darti riguarda gli hotel a Montecatini Terme con un hotel con spa che ho avuto occasione di provare durante la mia gitarella estiva. Si chiama Hotel Columbia Wellness & Spa e si trova in Corso Roma, a pochi passi da Viale Verdi. Offre una spa su due piani con grotta di sale, sauna panoramica, due piscine idromassaggio e percorso kneipp. L’hotel ha camere pulitissime e un ristorante all’ultimo piano dove si può usufruire di una cena deliziosa, e di una colazione varia ed abbondante. I prezzi, rispetto ad altri hotel con spa che ho provato, sono anche bassi.
→ Leggi il mio approfondimento per saperne di più: le terme di Montecatini
Posti da visitare in Toscana: le città
Continuiamo con l’elenco dei posti da visitare in Toscana includendo, ovviamente, anche le città toscane da visitare. Noi ne abbiamo quattro da suggerirti, molto diverse tra loro e una più bella dell’altra, con ulteriori spunti per una bella gita fuori porta in Toscana.
Visitare Firenze, la culla del Rinascimento
Visitare la Toscana senza fare una puntatina a Firenze è un sacrilegio. Firenze detta anche Fiorenza, la Bella, la città nobile, la culla del Rinascimento. Il capoluogo della Toscana è un must see assoluto di questa regione, che si abbia a disposizione un giorno solo, un weekend o una settimana.
Firenze nacque come insediamento etrusco tra l’800 e il 900 a.C. e passò nelle mani dei Romani nel 395 a.C. col nome di Florentia. Nel 774 d.C. venne conquistata da Carlo Magno e rimase parte dell’Impero Carolingio fino al 1115. I due secoli successivi furono caratterizzati da lotte di potere tra guelfi e ghibellini, e dalla guerra contro la città di Pisa. Tutto questo contribuì a far diventare Firenze la città più importante della Toscana e una delle più ricche d’Europa, grazie anche al commercio e alle banche, e alla famiglia dei Medici che la governò per oltre trecento anni. Fu grazie a loro che Firenze diventò il centro culturale e artistico d’Europa, se non mondiale.
Dal 1865 al 1871 Firenze fu capitale del Regno d’Italia prendendo il posto di Torino. Dovette cedere il ruolo a Roma solo quando il Lazio entrò a far parte del Regno d’Italia.
La città continuò a crescere fino alla Seconda guerra mondiale, durante la quale fu occupata dai tedeschi e successivamente liberata dai neozelandesi.
Firenze fa parte dei luoghi Patrimonio dell’umanità UNESCO dal 1982. I posti da visitare sono diversi, a partire dal centro storico e dalla celebre Piazza del Duomo. In questa piazza trovano posto i monumenti più celebri di Firenze: la Cattedrale di Santa Maria del Fiore, la Cupola del Brunelleschi, il Battistero di San Giovanni, il Campanile di Giotto e il Museo dell’Opera del Duomo.
Da non perdere anche la Basilica di Santa Maria Novella, costruita nel 1300 d.C. e splendida rappresentazione del Rinascimento fiorentino, e il Ponte Vecchio, l’unico ponte fiorentino sopravvissuto ai bombardamenti della Seconda guerra mondiale.
Da non perdere anche la Galleria degli Uffizi, che è possibile visitare anche online. Dai un’occhiata alla lista dei migliori musei da visitare online per sapere come fare.
→ Leggi il mio approfondimento per saperne di più: cosa vedere a Firenze in un giorno
Lucca, la città murata
Se stai cercando un luogo dal sapore squisitamente toscano, che sappia offrire al suo ospite opere storiche perfettamente conservate da scoprire ad un ritmo lento, non puoi assolutamente perderti la visita della città di Lucca.
Sin dal primo incontro realizzerai che ha qualcosa di magico. La cinta muraria che ne avvolge completamente il centro storico è una delle più intatte d’Europa.
Lo sai che a Lucca si sono susseguite ben tre cinte murarie, che hanno man mano ampliato il nucleo cittadino? La prima è di epoca romana e se ne ritrovano ancora pochi resti; la seconda è medioevale, di cui si ha traccia nella porta San Gervasio; mentre la terza, quella giunta sino ai giorni nostri, è Rinascimentale e ha ben cinquecento anni, undici bastioni e sei porte di accesso. Potrai percorrere i suoi quattro chilometri e duecentoventitré metri diventati un viale alberato pedonale e ciclabile, e farti una prima idea di quanto la città abbia in serbo per te.
Un’altra caratteristica di Lucca sono le chiese. In passato se ne contavano ben cento: alcune di esse sono state demolite per lasciar spazio a piazze ed edifici, ed altre sono state riconvertite. Quelle da non perdere sono:
- la Cattedrale di San Martino, il cui campanile bicolore testimonia la realizzazione in due epoche diverse, e al cui interno è conservato il Monumento Funebre di Ilaria del Carretto
- la Basilica di San Frediano, una delle più antiche
- la Chiesa dei Santi Giovanni e Reparata, il primo duomo di Lucca
- la splendida Chiesa di San Michele in foro, eretta sul precedente foro romano e su cui spicca la statua dell’Arcangelo Michele, detentore di un’antica leggenda.
Continuando a parlare di numeri: se cento erano le chiese, duecentocinquanta erano le torri, vanto di ogni famiglia nobile del Medioevo che ne possedeva una.
Oggi le torri che potrai ammirare e visitare sono due: La Torre delle Ore, sormontata da uno dei pochi orologi a carica manuale ancora in funzione in Europa, e la Torre Guinigi, uno dei simboli di Lucca grazie ai sette alberi di leccio che svettano in cima.
Ed è proprio grazie alle famiglie nobili che ancora fanno splendida mostra di sé palazzi e ville come il Palazzo Mansi, ora sede del Museo Nazionale, e Palazzo Pfanner, un edificio barocco col giardino all’italiana tutto da visitare.
Se invece ami la musica classica, allora non potrai perderti la Casa Natale di Giacomo Puccini, oggi museo a lui dedicato.
Passeggiare per le vie di Lucca è come fare un balzo indietro nel tempo. Mentre starai attraversando Via Fillungo, centro nevralgico della città, ti ritroverai improvvisamente in Piazza Anfiteatro. E’ uno dei siti più conosciuti per la sua forma ellittica, abbracciata da edifici dai colori tenui e animata dai tavolini all’aperto dei numerosi locali.
Questi sono solo alcuni degli ingredienti della città toscana; sta a te andare alla scoperta degli altri!
→ Leggi l’approfondimento di ViaggiamoHG: visitare Lucca in un giorno
Un salto sul Mar Ligure: Livorno
Il motivo principale per cui ho deciso di visitare Livorno, e di inserirla nella mia lista di posti da visitare in Toscana, è il suo fascino di città marittima.
Affacciata sul Mar Ligure, Livorno è nota soprattutto come città portuale e come sede di fortificazioni antichissime. Tra queste c’è la Fortezza Vecchia, che risale all’Età del bronzo e all’Età del ferro.
Un altro luogo da non perdere a Livorno è la celebre Terrazza Mascagni. Col suo pavimento a scacchi bianchi e neri e la sua posizione sul lungomare, è perfetta per una passeggiata al tramonto col moroso o con la morosa.
E poi a Livorno ho assaggiato la carbonara di pesce. Sì ok, per una romana come me la carbonara di pesce suona come una bestialità, ma bisogna provare tutto e ti dico che ne è valsa la pena. E se è per questo, a Livorno si mangiano anche i salumi di pesce…
→ Leggi l’approfondimento per saperne di più: cosa vedere a Livorno
Posti da visitare in Toscana: Siena
La Toscana è davvero una regione d’Italia dal fascino antico. Dalle sue colline agli antichi casali, passando per le grandi città dell’arte: tutto sembra si sia fermato. Esiste, in questo angolo dello stivale così particolare, una città che ancora riesce a mantenere la sua atmosfera medievale nonostante tutta la modernità che le ruota attorno: sto parlando di Siena.
Appena varcate le mura del centro storico ci si sente catapultati in un’altra epoca, in cui i mattoni di colore arancio acceso (color terra di Siena appunto) e i ciottoli nelle strade erano la normalità.
A sventolare ai lati delle finestre troverai spesso delle bandiere colorate: queste cambiano ad ogni quartiere e simboleggiano le varie contrade che partecipano al Palio di Siena. Questa manifestazione, che ha radici antichissime, continua ancora oggi ed è diventato uno degli eventi più seguiti da toscani e non.
Il Palio ha luogo nella piazza principale della città, chiamata “Piazza del Campo”, una piazza dalla forma circolare alla quale si accede attraverso archi e scalinate, da varie parti della città. La sua posizione centrale e la vista sulla Torre del Mangia la rendono una delle zone preferite da locali e studenti. Qui, nelle sere d’estate, troverai spesso persone sedute a terra a mangiare un panino o bere un bicchiere in compagnia, circondati dai palazzi che fanno da cornice alla piazza. Facendo una passeggiata troverai anche piccoli negozi dove acquistare oggetti fatti a mano da artigiani e souvenir da portare a casa.
Il Palazzo Pubblico e la Torre del Mangia sono visitabili attraverso un biglietto unico. E’ anche possibile salire fino in cima per ammirare la bellezza della città e avere una vista mozzafiato sulle colline senesi.
Tra le cose da vedere a Siena c’è sicuramente il Duomo. E’ un vero scrigno di opere d’arte come la Cappella Piccolomini, la Libreria e il Pulpito, dove si possono ammirare opere di Pinturicchio, Michelangelo e Nicola Pisano.
Non puoi concludere una visita a Siena senza aver fatto un tour gastronomico della città. Attraversando le vie principali non sarà difficile trovare delle osterie tipiche in cui poter degustare i prodotti del luogo. Puoi iniziare con un bel tagliere di salumi e formaggi accompagnati da un vino rosso toscano, seguiti dai pici al ragù di cinghiale, un piatto di tagliatelle al tartufo oppure un buon panino al lampredotto. Finisci in bellezza l’esperienza con un buon bicchiere di vin santo in cui pucciare i cantucci, e una busta di questi biscotti alle mandorle da portare a casa una volta terminato il viaggio.
Questa città è la destinazione perfetta per un weekend, e ti farà vivere dei momenti difficili da dimenticare.
→ Leggi l’approfondimento di ItaloBackpackers: itinerario tra Siena, Pisa e Firenze
I posti da visitare in Toscana: cosa vedere sulla Montagna Pistoiese
La Montagna Pistoiese è situata sul confine tra la Toscana e l’Emilia Romagna, e per me è stata una grandissima scoperta. Questo territorio infatti offre vari spunti per organizzare delle gite in giornata all’insegna del trekking, del buon cibo toscano e della storia italiana.
Di posti da visitare, in questa zona, ce ne sono diversi. Suggerirei di partire dai suoi musei, primo fra tutti l’Ecomuseo della Montagna Pistoiese. Si tratta di un museo che racconta la storia della Montagna Pistoiese attraverso dei percorsi tematici all’aria aperta e legati all’industria del territorio. La produzione locale del ferro, ad esempio, ti porta a visitare tre luoghi spettacolari:
- il Molino di Giamba nella Valle dell’Orsigna
- il Ponte sospeso delle Ferriere a Piteglio, che fino al 2006 era il ponte sospeso pedonale più lungo del mondo
- la Ferriera Papini, che è la più antica ferriera toscana ancora in piedi
- il Museo del Ferro di Maresca
Tra i percorsi di trekking della Montagna Pistoiese devo menzionare assolutamente quello che riguarda Tiziano Terzani e che porta all’Albero con gli occhi, un ciliegio addobbato con occhi di ceramica diventato meta di pellegrinaggio per i fan del reporter toscano e dei suoi libri di viaggi. L’albero si trova in un punto panoramico caro allo scrittore ed offre una meravigliosa vista sulla Valle dell’Orsigna.
Quanto alle tipicità gastronomiche della Montagna Pistoiese, consiglio di provare i prodotti a base di farina di castagne. Prova i tordelli al burro di salvia o al ragù, però con la consapevolezza che la parola “tordelli” in Toscana indica… i tortellini. Eh sì. Toscani ed emiliani non sembrano andare molto d’accordo sul nome di questo tipo di pasta, che vuoi farci…
→ Leggi il mio approfondimento: cosa vedere nella Montagna Pistoiese
L’ultimo dei posti da visitare in Toscana: il Giardino dei Tarocchi
Per noi che abitiamo a Roma la Toscana è spesso sinonimo di weekend fuori porta. Bastano poche ore di macchina per raggiungere le molteplici, affascinanti località di cui questa regione è foriera.
Tra città d’arte, borghi storici e dolci colline, senza dimenticare il buon bere e il buon mangiare, non basterebbe una vita per girare la Toscana da cima a fondo. Se proprio dovessi scegliere un luogo che ho trovato particolarmente originale, non esiterei un secondo e tornerei al Giardino dei Tarocchi. Si tratta di un’esposizione artistica permanente tra il mare e la campagna della Maremma toscana, in località Garavicchio, a Pescia Fiorentina, non lontano da Capalbio.
Il progetto fu ideato, realizzato e fortissimamente voluto dall’artista franco-statunitense Niki de Saint-Phalle. Per la sua realizzazione, l’artista spese diciotto anni di vita e dieci miliardi di lire, tutti di tasca propria.
Liberamente ispirato da altre opere viste in giro per il mondo, come il Parc Guell e il Giardino dei Mostri di Bomarzo, quello dei Tarocchi è una rappresentazione su grande scala degli arcani maggiori. Un tripudio di forme, colori, simboli e allegorie che conducono l’artista e il visitatore in un vero e proprio percorso spirituale.
Varcato il portale d’ingresso, che somiglia più a un muro che divide e quasi ripara il Giardino dei Tarocchi dal mondo esterno, ci si ritrova al cospetto dei due arcani maggiori dei tarocchi. Si tratta del Mago, con una enorme bocca spalancata dalla quale sgorga acqua, e la giunonica Papessa, in un anfiteatro in mezzo agli ulivi dal quale partono due sentieri. Quello a sinistra passa per la Cappella della Temperenza, dove l’artista ha voluto ricordare i suoi cari defunti, quindi si arriva alle sculture dell’Imperatrice e dell’Imperatore, la Femmina e il Maschio. Il Femminino è concepito come una vera e propria casa, dove la stessa Saint-Phalle abitò per un periodo. E’ un luogo accogliente e protettivo che sembra uscito da un libro fantasy.
L’Imperatore è immaginato come una fortezza straripante di simboli fallici, dove quasi si riescono ad immaginare tanti soldatini fatti di variopinti specchi di Boemia a marciare lungo i camminamenti di ronda.
Tornando alla fontana del Mago e andando a destra, si imbocca un sentiero che è un vero percorso personale della Saint-Phalle. Un luogo dove l’artista è riuscita a dare forma e colore ai suoi pensieri e alle sue preghiere, mettendosi a nudo.
L’Albero della Vita, in particolare, che rappresenta la carta dell’Appeso, è una grandiosa opera che da sola vale tutta la visita. E’ un grande albero la cui chioma è composta da tante teste di serpente, come fosse una Medusa, ma il tutto è ingentilito dalle maioliche dipinte a mano da Niki, che si lascia raccontare in questa particolare biografia. Impossibile non riconoscersi in un’opera del genere perché è un vero inno alle cose semplici, eppure importanti, che rendono preziose le nostre esistenze e che a volte diamo per scontate. L’umorismo, il vino, l’arte, la musica, i caldi raggi del sole.
Ho immaginato la Saint-Phalle come una donna piena di umiltà e gratitudine e mi ha ispirato simpatia.
Se anche tu vuoi fare quest’esperienza ti lascio qualche informazione pratica. Il Giardino dei Tarocchi si può visitare senza guida e solo su prenotazione, da maggio a ottobre dalle 14:30 alle 19:30. Il biglietto costa dodici euro per gli adulti, mentre i bambini entrano gratis fino ai sette anni.
→ Leggi l’approfondimento di Where are Ale&Vale: Giardino dei Tarocchi e Capalbio
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I COMMENTI
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Ciao, io sono Anna!
Sono una travel blogger di Roma, sul web con Profumo di Follia dal 2012. Organizzo viaggi in piena autonomia da sempre, soprattutto nel weekend e nelle capitali europee.
Ho una passione per la Finlandia che mi ha portata a studiare la lingua finlandese per un anno e mezzo e a progettare di esplorarla in lungo e largo.
Sono una travel blogger di Roma, sul web con Profumo di Follia dal 2012. Organizzo viaggi in piena autonomia da sempre, soprattutto nel weekend e nelle capitali europee.
Ho una passione per la Finlandia che mi ha portata a studiare la lingua finlandese per un anno e mezzo e a progettare di esplorarla in lungo e largo.
Elena 28/06/2021 12:41
Ormai da un po’ nei viaggi di Capodanno inseriamo spesso e volentieri la Toscana e ci troviamo sempre parecchio bene. 90% la prossima tappa sarà Arezzo!
I tuoi consigli sono super utili, soprattutto quelli suoi borghi!
E Livorno devo dire che mi attira parecchio!
Anna 28/06/2021 19:25
Grazie Ele! Sono stata anche ad Arezzo ma purtroppo non per visitarla, solo per motivi di salute di mia mamma. L’ho girata un pochino ma non ero nel mood giusto. Dovrò tornarci.
Anna 28/06/2021 14:05
Wow, che bella raccolta di luoghi toscani! Amo questa regione e mi rendo conto che ho ancora tanto da scoprire!
Anna 28/06/2021 19:25
Forse è una delle regioni più varie che abbiamo in Italia, dal punto di vista del turismo!
Alessia 29/06/2021 08:28
Wow, è uscito un articolo ricchissimo! Grazie per avermi ospitata Anna! Alla prossima 😉
Anna 29/06/2021 21:28
Grazie a te per aver partecipato 🙂 alla prossima!
Federica Assirelli 04/07/2021 13:23
Hai messo insieme un articolo davvero bellissimo! Amo la Toscana e la conosco abbastanza bene ma leggendo l’articolo mi rimangono ancora posti molto belli da visitare!
Anna 04/07/2021 22:08
Grazie!
Veronica 16/07/2021 11:22
Questo è il post che stavo cercando, stiamo pensando di andare in Toscana ad ottobre e fare un on the road di pochi giorni. Posso prendere spunto da tutte le località che avete citato e creare l’itinerario perfetto per noi. Grazie mille ragazze!
Anna 16/07/2021 19:57
Prego! 😀
LittleTraveller91 17/07/2021 09:20
Ciao Anna finalmente ho trovato il tempo di leggere fino in fondo il tuo articolo! A me piace molto la toscana ed ho visitato alcuni luoghi qui descritti…. Ottima sintesi e suggerimenti! Che voglia di finire di scoprire questa regione!
Anna 17/07/2021 11:45
E’ venuta una gran voglia di tornarci pure a me! 😀
Helene 15/10/2021 13:30
Adoro la Toscana e questo articolo è un ottimo spunto per avere sempre nuove idee di viaggio in questa meravigliosa terra. Sono contenta di aver contribuito e sicuramente lo sfrutterò per prossimi itinerari da fare con il nostro camper.
Anna 26/10/2021 19:45
Mi fa piacere Helene!