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#SognandoUnViaggio: giugno a Oslo!

2 Maggio 2016

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Il #SognandoUnViaggio del mese scorso è piaciuto più di quanto pensassi ed è un bel modo per sfruttare la mia voglia di pianificare viaggi senza fare troppi danni, quindi sono davvero contenta!

Giugno quest’anno mi porterà nella splendida Romagna per il mio primo blog tour – c’ho l’ansia da due mesi, non ne parliamo – ma se dovessi scegliere una meta sceglierei il Nord Europa. Sarà che ho amato l’atmosfera estiva che ho trovato a Helsinki, sarà che il Nord Europa vive l’estate in modo un po’ diverso dal nostro, che siamo abituati al caldo e al sole tutto l’anno: per il viaggio di giugno io ho scelto la Norvegia.

[Attenzione: questa rubrica si chiama Sognando Un Viaggio, quindi non si tratta di una mia esperienza diretta. Ti mostro solo come organizzerei un viaggio a Oslo secondo le mie esigenze. Questo post non contiene recensioni, né collaborazioni: NON sono stata pagata per parlare delle strutture o dei servizi che nominerò.]

Perché Oslo?

Non ci sono mai stata ed è una delle capitali nordiche di cui si parla meno, dopo Helsinki. Io c’ho un debole per i posti finti sfigatelli, le città di cui si parla troppo poco. Ormai dovresti saperlo.

Quando partire?

Il 2 giugno capita di giovedì, quindi perché non approfittarne per spararsi un weekend lungo?

Per il volo andrei sulla low cost Norwegian, che offre un volo Roma – Oslo diretto a 152 euro a/r: gli orari sono comodi, si parte alle 11.05 del giovedì per arrivare a Oslo tre ore dopo, mentre per il rientro sceglierei il volo delle 17.55 che mi fa arrivare a Roma alle 21.10. Il totale è 303,20 euro a/r per due persone, non male per un volo verso la Scandinavia, e avrei tre giorni e mezzo da sfruttare per vedere la città.

Dove dormire a Oslo?

Premesso che Oslo è una città cara e che giugno in Nord Europa è alta stagione, è stato difficile trovare alberghi particolari rimanendo intorno alle 100 euro per la doppia a notte, come minimo bisogna sganciarne dieci di più. Uno però l’ho trovato e penso sia una vera chicca, non solo per il prezzo relativamente basso: parlo del Voksenåsen Hotel. E’ un hotel quattro stelle, pulito e moderno, al suo interno ci sono anche un ristorante e un bar. La sua particolarità è la posizione, perché si trova su una collina che affaccia su Oslo e sul fiordo, ed è circondato dalla foresta. Traduco: ti alzi la mattina vedendo questo.

Immagine presa da Booking

La colazione è inclusa nel prezzo e non è quella noiosissima colazione continentale, bensì una fantastica colazione salata tipica di queste zone (non storcere il naso, ti ho visto). Altri 100 punti per lui.

Immagine presa da Booking

La fermata della metropolitana più vicina, Voksenkollen, si trova a 500 metri a piedi e in salita, e questo forse è il suo unico lato negativo, ma ciò che amo di più della Scandinavia è proprio la natura e quindi secondo me vale la pena di scegliere questo hotel. Con la metropolitana arrivi dappertutto e in ogni caso c’è un ristorante, se una sera non dovessi aver voglia di spararmi quel mezzo chilometro per andare a procacciarmi del cibo.

Il prezzo è 100 euro a notte in camera doppia, colazione inclusa.

Da assaggiare a Oslo

Chiaramente non puoi parlarmi di pasta in Scandinavia, ma di pesce e selvaggina. Il primo comprende principalmente aringa e salmone (gravlaks, salmone con aneto) e credo se lo mangino pure a colazione. Il finnebif è filetto di renna con contorno di mirtilli, e la renna è moooolto buoooona, mentre il fenalår (che dovrebbe leggersi fenalor) è coscia d’agnello essiccata in aria di montagna, che somiglia al prosciutto. L’agnello piace molto ai norvegesi, è come il maiale per noi: non si butta via niente, lo usano dappertutto.

Starei alla larga da tutto quello che inizia con hval, che significa balena: pare sia facile trovarla nei ristoranti norvegesi, ma credo sia meglio vederne una viva.

Ora parliamo di cose serie: che se magnamo se c’avemo voglia de dolce? Io voto per il multekrem: dolce di panna, more artiche e zucchero generalmente servito con le krumkake, delle cialde simili ai waffle.

Tu non hai fame? (cit.)

Dove mangiare a Oslo?

Il primo in lista è senza dubbio il Værtshuset Bærums Verk, un ristorante vecchio di 360 anni che propone pasti tipici norvegesi ispirati alla cucina del 1800. Il menù segue le stagioni e le usanze del posto e il locale è piccolino, ma molto particolare: si mangia nelle stanze usate da chi all’epoca lavorava il ferro nella fabbrica vicina.

Per colazione e per pranzo prenderei in considerazione l’idea di mangiare al mercato Mathallen: non sembra troppo turistico e ci sono bar, ristoranti ed eventi a tema culinario.

Infine, visti i costi di un pasto medio a Oslo, mi butterei al Fiskeriet Youngstorget: una pescheria che ha anche un paio di tavolini che permettono di pranzare senza sganciare un rene. Chi ci è stato parla di posizione centrale e di ottimi piatti tipici a base di pesce.

Cosa vedere a Oslo?

La prima cosa che farei di sicuro a Oslo sarebbe una gitarella nel fiordo, giusto per prendere confidenza col territorio norvegese. Mi pare di aver capito che le modalità per farlo siano diverse, si possono scegliere crociere o barche a seconda del prezzo e dei servizi, con visita alle isole o meno. Tra l’altro le isole si possono visitare con lo stesso biglietto del tram o dell’autobus. Ci piace l’idea, sì sì. Se sei interessato ti lascio il link di Visit Oslo, magari sei più fortunato di me e riesci ad andarci. In caso fammi sapere com’è.

Sempre su Visit Oslo ho scoperto l’esistenza dell’Oslo Sommerpark: un parco estivo dedicato alle arrampicate! Che figata! Ci sono diversi percorsi, quindi è a prova di impedita. Magari me lo tengo per l’ultimo giorno, così se mi schianto al suolo posso dire di aver già visto tutto il resto.

Cos’altro puoi andare a vedere in una città vichinga affacciata sul mare? I musei dedicati alle navi, claro. Il museo Fram mi sembra davvero molto interessante: al suo interno c’è l’omonima nave che portò l’esploratore Amundsen fino in Antartide e le recensioni sono tutte entusiaste. Il Norsk Folkemuseum invece è un museo all’aperto, situato su una penisola, che raccoglie le abitazioni tipiche delle regioni norvegesi dal 1500 in poi e personale in costume tradizionale. Non ti ricorda niente? Tipo Seurasaari in Finlandia? Eh? Eh? Eh?

Leikanger prestegård

Ora mi butto di testa su un’altra cosa che mi sembra di aver già visto a Helsinki: la fortezza di Akershus. E’ una fortezza munita di castello che si affaccia sul mare, come Suomenlinna a Helsinki. Costruita per proteggere Oslo, come Suomenlinna e Helsinki. Dalle foto sembra veramente bellissima, sicuramente vale una visita e immagino che con le belle giornate sia proprio il top. Ho già detto che somiglia a Suomenlinna, a Helsinki? E ho detto che c’è anche un’altra fortezza, quella di Oscarsborg, che si trova su un’isola e che serviva anch’essa a proteggere la città?

Mi sta venendo voglia di Norvegia. Maledetti.

OSLO-NO-02 05 ubt

Infine, due must: il centro dedicato ai Nobel per la pace, e il famosissimo parco dedicato alle statue di Vigeland. Impossibile andare a Oslo e non includerli nel giro.

Lo ammetto: prima di informarmi per bene non immaginavo che Oslo avesse tutte queste cose in comune con Helsinki. Penso che mi piacerebbe moltissimo visitarla.

Tu ci sei stato? Cosa consigli di assaggiare, e di vedere? Ti è piaciuto il fiordo? Lasciami un commento qui sotto, e condividi il post se ti ho dato uno spunto per il tuo prossimo viaggio!

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Ciao io sono Anna

Ciao, io sono Anna!

Sono una travel blogger di Roma, sul web con Profumo di Follia dal 2012. Organizzo viaggi in piena autonomia da sempre, soprattutto nel weekend e nelle capitali europee.

Ho una passione per la Finlandia che mi ha portata a studiare la lingua finlandese per un anno e mezzo e a progettare di esplorarla in lungo e largo.

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