Cosa vedere a Varsavia in due giorni: itinerario a piedi
17 Gennaio 2022
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Organizzare un viaggio a Varsavia in due giorni può essere complicato, specialmente se non si conosce il passato della capitale polacca e i monumenti da non perdere, e non sai come organizzare tempi e spostamenti.
Due giorni a Varsavia possono essere perfetti se si ha in programma di visitare altre città della Polonia, come Cracovia o Danzica, o di dedicare altre giornate a luoghi di interesse quali i campi di concentramento nazisti. Quando sono stata nel campo di concentramento di Dachau, in Germania, ho avuto bisogno di un po’ di tempo per digerire cosa stavo vedendo, e consiglio di dedicare a questi musei il giusto spazio e tempo.
In ogni caso siamo qui per parlare di cosa vedere a Varsavia in due giorni, perciò non perdiamo altro tempo e procediamo con l’itinerario che ho preparato per te!
A Varsavia ho dedicato altri post e tra questi ti consiglio di leggere soprattutto quello con le informazioni di base per visitare la capitale della Polonia: troverai informazioni su come muoverti con i mezzi, la sua storia e una prima infarinata di informazioni, necessarie per organizzare al meglio il tuo viaggio a Varsavia.
→ Leggi anche Cucina polacca: più di 20 piatti tipici da provare
Varsavia cosa vedere in 2 giorni: itinerario
Le due giornate a Varsavia che ho pensato per te sono dei percorsi piacevoli da vivere con calma, soprattutto a piedi, e con delle pause per la colazione e il pranzo in caffetterie e ristoranti tipici. La cena l’ho pensata libera.
Premetto che sono stata a Varsavia a Capodanno, in pieno inverno, e che inserirò informazioni anche per chi visita la città polacca nel periodo natalizio e vuole fare un giretto tra i mercatini di Natale.
Perciò, ecco le tappe per visitare Varsavia in 2 giorni!
Primo giorno a Varsavia
Per la prima giornata ho pensato di farti visitare il centro storico, un punto panoramico e qualche negozietto interessante per eventuali souvenir. Non mancheranno una caffetteria deliziosa e un ristorante tradizionale, già noto ai turisti, ma per motivi validi!
1° tappa: colazione in una pasticceria tipica polacca
Le caffetterie polacche che ti suggerirò in questo articolo fanno parte di due catene, e sono sparse in vari punti della città.
Quella che ho pensato per il primo dei due giorni a Varsavia fa parte della catena Charlotte. Oltre a colazioni pazzesche offre dolci, zuppe e piatti adatti al pranzo e alla cena. Puoi provare i loro croissant e pain au chocolat, oppure i dolci ebraici ai semi di papavero chiamati rugelach, oppure le zuppe tipiche alla cipolla: la scelta è varia, ma per la colazione Charlotte è davvero il luogo perfetto.
A Varsavia ce ne sono quattro, ti metto gli indirizzi così puoi scegliere la più vicina al posto in cui alloggerai:
- Charlotte Menora, all’indirizzo ulica Próżna 7 00-107 Warszawa
- Charlotte Boullion all’indirizzo ulica Nowy Świat 6/12 00-400 Warszawa
- Charlotte Wilanów all’indirizzo ulica Kieślowskiego 7 02-962 Warszawa
- Charlotte Plac Zbawiciela all’indirizzo aleja Wyzwolenia 18 00-549 Warszawa
Ti lascio il sito ufficiale per consultare i prezzi dei piatti, per i menù e per altre informazioni. Ricorda che i prezzi sono in złoty e non in euro! → Charlotte Bistro
2° tappa: Stare Miasto e terrazza di Sant’Anna
Un viaggio a Varsavia non può che iniziare da Stare Miasto, che significa “Città Vecchia”. E’ la parte di Varsavia più conosciuta e il suo centro storico, nonché la parte più bella della città e il suo cuore pulsante. L’architettura ricorda un po’ le piazze di Praga, se ci sei stato/a.
La piazza Stare Miasto è stata ricostruita da zero dopo la Seconda Guerra Mondiale ed è abbastanza fedele alla piazza originale del XVIII secolo, che fu rasa al suolo dai tedeschi nel 1944. Non a caso fa parte del patrimonio mondiale dell’UNESCO dal 1980.
La piazza è dominata dalla torre barocca del Castello Reale, in polacco Zamek Królewski, che fu fortezza militare dei duchi di Masovia e residenza dei re di Polonia e si può visitare acquistando il biglietto sul sito ufficiale. Tutt’intorno, Stare Miasto è circondata da casette colorate, ristoranti e negozietti, e nel periodo natalizio ci troverai anche i mercatini di Natale.
E’ possibile ammirarla nella sua interezza dall’alto, salendo sull’osservatorio in cima alla terrazza della Chiesa di Sant’Anna, in polacco Kościół Akademicki św. Anny. Il biglietto costa 10 złoty, circa 2,20 euro (prezzo aggiornato al 2022). Metti in conto di dover salire 150 scalini di pietra, ma ne vale assolutamente la pena. Controlla il sito ufficiale della chiesa per aggiornamenti sugli orari e sui prezzi dei biglietti!
3° tappa: La piazza del Mercato della Città Vecchia
Questa piazza medievale, in polacco Rynek Starego Miasta, è circondata da facciate color pastello, affreschi e sculture, come la fontana della Sirena di Hegel che trova il suo posto al centro della piazza e risale al XIX secolo.
D’inverno qui troverai altri mercatini di Natale, bancarelle di cioccolata calda e una pista di pattinaggio. Nelle altre stagioni questa piazza è perfetta per una passeggiata, un selfie con le case color pastello sullo sfondo o un caffè seduti al tavolino.
4° tappa: acquisti al Lapidarium
Prima di proseguire con la Città Nuova, consiglio una capatina in questo particolare negozio chiamato Lapidarium. Si tratta di un negozio-galleria d’arte che vende articoli di artigianato e antichità da collezione, amuleti ed oggetti militari comunisti. Imperdibile, anche solo per dare un’occhiata ai suoi cimeli.
L’indirizzo è Ulica Nowomiejska 15/17. E’ aperto nei giorni feriali dalle 11 alle 19. Il sito ufficiale da consultare è www.lapidarium.pl.
5° tappa: il Barbacane e Nowe Miasto
Nel 1548 un doppio muro di cinta proteggeva la Città Vecchia di Varsavia e segnava in questo modo il passaggio nella Città Nuova, Nowe Miasto. La porta medievale che attraversa il passaggio, il Barbakan, offre una bella vista sul fiume Vistola ed ospita spesso le opere di qualche artista di strada. Sui lati del Barbacane è possibile salire sul cammino di ronda che seguiva le antiche fortificazioni.
Nowe Miasto, la “Città Nuova”, si chiama così perché fu concepita come un allargamento della Città Vecchia (Stare Miasto) originaria: fu costruita nel XIV secolo e anch’essa andò completamente distrutta durante la Seconda guerra mondiale. Dopo fu ricostruita da zero.
Ulica Freta, la via principale che esce dal Barbakan, conduce dritta dritta al Rynek Nowego Miasta, ovvero la piazza del Mercato della Città Nuova. Qui sorgeva l’antico municipio, mentre ad est c’è la chiesa di San Casimiro risalente a fine XVII secolo.
6° tappa: pranzo tipico da Zapiecek e il museo di Marie Curie
Zapiecek è una catena di trattorie polacche che propongono piatti tradizionali a prezzi più che ottimi. L’interno è arredato con cura e il personale indossa costumi tradizionali polacchi. E’ molto noto tra i turisti, ma credimi: vale la pena di andarci, non è una trappola!
Ce n’è uno vicino a Stare Miasto e un altro pochi metri dopo il Barbakan. Qui puoi assaggiare i pierogi, i deliziosi ravioli polacchi, in tutte le salse: fritti o bolliti, conditi con un’infinita di salse e spezie. Servono anche zuppe come lo zurek e il barszcz.
Un consiglio su cosa bere? Fatti consigliare una birra, o prendi un buon kompot se ami la frutta. Quest’ultimo ti verrà servito in uno splendido servizio di tazze decorate.
Il ristorante Zapiecek più vicino al nostro percorso è in Freta 18, 00-236 Warszawa, proprio accanto al museo della fisica e matematica Marie Curie, due volte premio Nobel. Il museo è aperto dal martedì al sabato dalle 12.00 alle 18.00.
Presto arriverà un articolo su cosa mangiare a Varsavia!
7° tappa: Palazzo Krasiński e il suo parco
A circa due chilometri dal museo di Marie Curie e Zapiecek sorge l’elegante Palazzo Krasiński (in polacco Pałac Krasińskich) in stile barocco, costruito intorno al 1680 per essere poi distrutto – anche lui – dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Fu ricostruito nel XX secolo. Appartenne alla potente famiglia Krasiński, e oggi ospita la Biblioteca Nazionale.
I suoi splendidi giardini, risalenti al 1676, sono perfetti per una passeggiata rilassante… e per la digestione del pranzo da Zapiecek.
8° tappa: Muranóv e la Via della memoria
Prima della Seconda guerra mondiale, Varsavia era uno dei più grandi centri della cultura ebraica in Europa. Non sorprende, perciò, che i monumenti che raccontano le atrocità commesse contro gli ebrei polacchi siano ben ventidue, tutti a Muranóv, e vengano inseriti in tutti gli itinerari che riguardano questa città.
A Muranóv infatti sorgeva il ghetto ebraico di Varsavia, opera dei nazisti nel 1940.
Il percorso che include tutti e ventidue i monumenti e i musei della memoria si chiama Via della memoria, Trakt Męczeństwa i Walki Żydów. Tra questi segnalo in particolare:
- il museo POLIN, sulla storia millenaria degli ebrei polacchi
- Pomnik Bohaterów Warszawskiego Getta, il monumento agli eroi morti nel ghetto
- Umschlagplatz segna il punto da dove 30.000 ebrei furono deportati verso il campo di sterminio di Treblinka, nel 1942
- nel cimitero Okopowa c’è la tomba di Janusz Korczak, un eroe ebreo che protesse i bambini durante la guerra e fu assassinato a Treblinka. Sono presenti bellissime tombe ebraiche chiamate matzevah
- l’Istituto Storico Ebraico, in polacco Żydowski Instytut Historyczny, una delle più importanti testimonianze dello sterminio degli ebrei polacchi e nella lista “Memory of the world” dei patrimoni UNESCO
- la sinagoga Nożyk, usata dai nazisti come magazzino e sopravvissuta indenne alla guerra
- frammenti del muro del ghetto nel cortile all’indirizzo ulica Sienna 55, entrando da Złota 62
Secondo giorno a Varsavia
Avrai ormai intuito che molti monumenti di Varsavia riguardano le atrocità della Seconda guerra mondiale commesse sia sugli ebrei, che sul resto del popolo polacco. Non può mancare, dunque, una visita al Museo dell’Insurrezione che racconta cosa ha vissuto l’esercito polacco in rivolta contro l’occupazione tedesca, nell’agosto 1944, in attesa dell’aiuto dell’Armata Rossa.
Ma Varsavia è anche rappresentata dalla musica di Chopin e dal particolare percorso per conoscere i suoi brani.
E come dimenticare l’opprimente presenza del Palazzo della Cultura e della Scienza, dono dell’Unione Sovietica?
1° tappa: colazione al Cukiernia Cieślikowski
La mia seconda dritta per fare colazione a Varsavia si chiama Cukiernia Cieślikowski. Anche questa è una catena.
Sono pasticcerie sparse in tutta Varsavia, quindici locali in tutto, perfette per una pausa dolce a base di pączki, dei deliziosi bomboloni fritti ripieni di confettura alla rosa.
Molte di queste pasticcerie sono aperte fino alle 18.00, perciò puoi farci una capatina anche nel pomeriggio.
Il sito ufficiale è solo in lingua polacca, ma ti lascio la pagina con tutti gli indirizzi delle pasticcerie → indirizzi dei locali Cukiernia Cieślikowski
2° tappa: Museo dell’Insurrezione di Varsavia
Un museo da vedere assolutamente, per conoscere la storia della città di Varsavia, è appunto il Museo dell’Insurrezione. Una lezione di resistenza che il popolo polacco diede all’Europa intera e che racconta i 63 giorni di resistenza dei militari e dei civili all’invasione dei tedeschi, in attesa dell’aiuto sovietico.
Al suo interno trovi moltissimo materiale multimediale: testimonianze, foto, suoni e filmati di Varsavia durante la Seconda Guerra Mondiale e in particolare durante l’Insurrezione. E’ un museo che va assolutamente visitato, e che fa venire i brividi perché riesce a trasmettere molto bene le sensazioni, la rabbia e la paura vissute dai varsaviani nel 1944.
Tra tutti i filmati e i cimeli del museo compare un muro che, nella penombra, riproduce il battito di un cuore: è stato costruito fondendo le armi dei nazisti sconfitti durante la Rivolta di Varsavia, e se avvicini l’orecchio puoi ascoltare canzoni, spari e conversazioni dei polacchi in rivolta. Molto toccante.
Il sito ufficiale del museo è www.1944.pl/en. E’ chiuso il martedì, aperto dalle 9 alle 18 nei giorni feriali e dalle 10 alle 18 nei weekend. Il biglietto singolo costa 25 złoty (circa 5,50€ col cambio di gennaio 2022).
3° tappa: Palazzo della Cultura e della Scienza
Il Palazzo della Cultura e della Scienza di Varsavia, in polacco Pałac Kultury i Nauki, ha l’aspetto di un enorme grattacielo sovietico che ricorda un po’ le Sette Sorelle di Mosca, nello stile architettonico del realismo socialista. Non cito Mosca a caso: l’architetto russo Rudnev lo creò ispirandosi all’Università Lomonossov di Mosca.
E’ stato costruito nel 1955 come dono di Stalin alla Polonia. Piace talmente tanto ai polacchi che nel 1989, finito il comunismo, e poi ancora nel 2009 e nel 2018 si aprirono dei dibattiti per demolirlo.
Si trova al centro della città ed è alto ben 237 metri, con 42 piani. Al trentesimo piano c’è una terrazza panoramica che si può visitare acquistando un biglietto di 20 złoty. Trovi tutte le informazioni sul sito ufficiale.
4°tappa: pranzo in un bar mleczny o da Pierogarnia
Un’esperienza da fare a Varsavia è mangiare in una bar mleczny, una “latteria” polacca.
La latteria polacca non è una vera e propria latteria, ma si tratta di vecchie mense dell’era comunista che servivano a dar da mangiare agli operai. Si serve una cucina popolare a prezzi piuttosto bassi, in posti dall’arredo essenziale. Il piatto viene servito al banco e non al tavolo, si mangia in silenzio e poi si sparecchia da soli. Si sceglie da un menù che spesso è scritto solo in polacco, quindi dovrai andare un po’ a caso, ma fa parte del gioco. Ecco qualche parola che può farti comodo:
- bigos è uno stufato di carne e crauti
- kotlet è una cotoletta impanata e fritta
- zurek è una zuppa acida con uovo e carne
- krupnik è una zuppa di orzo e patate
- pierogi sono i ravioli polacchi
Se cerchi un’esperienza autentica e low cost, questo è il posto giusto. Portati dei contanti, perché spesso accettano solo quelli.
Ti do due nomi: Bar Ząbkowski se hai voglia di avventurarti nel quartiere Praga (l’indirizzo è Ulica Ząbkowska 2) oppure Bar Krokiecik, una latteria in versione moderna nell’area del Palazzo della Scienza e della Cultura (l’indirizzo è Ulica Zgoda 1). Chiedi alla reception del tuo hotel se Krokiecik è ancora aperto, perché Google mi dà informazioni contrastanti!
Un’alternativa alla latteria è Pierogarnia, una taverna specializzata in pierogi e gestita da un’associazione cristiana. Ne hanno ben tredici tipi diversi! L’indirizzo è Ulica Bednarska 28/30.
5° tappa: caccia alle panchine di Chopin
Per i duecento anni dalla nascita di Fryderyk Chopin, quindici panchine “musicali” sono state disseminate nei luoghi di Varsavia più cari al compositore polacco.
Queste panchine hanno un pulsante che ti permette di ascoltare l’opera che è stata ideata in quella location, e c’è un codice che, se fotografato e inviato al numero indicato, ti dà accesso ad un database di documenti e foto scaricabili di Chopin.
Ecco le vie e le piazze dove potrai trovare ognuna delle quindici panchine:
- plac Krasińskich
- ulica Miodowa
- ulica Kozia
- Università della Musica Fryderyk Chopin
- palazzo Wessel
- palazzo Radziwiłł
- palazzo Saxon
- i giardini del palazzo Saxon
- la chiesa cattolica Kościół Wizytek
- Pałac Kazimierzowski
- palazzo Czapski
- la Chiesa di Santa Croce Bazylika Świętego Krzyża
- Pałac Zamoyskich
- palazzo Gniński
- la statua di Chopin nel parco Łazienki
Trovi altre informazioni sulla Varsavia di Chopin sul sito chopin.warsawtour.pl
6° tappa: Parco Łazienki
Il parco Łazienki è considerato il parco pubblico più bello e romantico di Varsavia. Merito dell’ultimo re di Polonia, Stanislao II Augusto di Polonia, che qui costruì la sua residenza estiva, e dei scoiattoli e pavoni che ci abitano.
Si trova nel quartiere Śródmieście.
Alcune informazioni storiche e pratiche di questo articolo arrivano dal sito dell’ente turistico di Varsavia, che ringrazio.
→ Leggi anche l’itinerario per visitare Helsinki in un giorno
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Eccoci alla fine del nostro itinerario per visitare la bella Varsavia in due giorni. Se ti sono stata utile, non dimenticare di condividere questo articolo sui social con i tuoi amici e parenti, e vienimi a trovare su Facebook e Instagram per rimanere sempre aggiornato/a sulle novità!
I COMMENTI
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Ciao, io sono Anna!
Sono una travel blogger di Roma, sul web con Profumo di Follia dal 2012. Organizzo viaggi in piena autonomia da sempre, soprattutto nel weekend e nelle capitali europee.
Ho una passione per la Finlandia che mi ha portata a studiare la lingua finlandese per un anno e mezzo e a progettare di esplorarla in lungo e largo.
Sono una travel blogger di Roma, sul web con Profumo di Follia dal 2012. Organizzo viaggi in piena autonomia da sempre, soprattutto nel weekend e nelle capitali europee.
Ho una passione per la Finlandia che mi ha portata a studiare la lingua finlandese per un anno e mezzo e a progettare di esplorarla in lungo e largo.
Elena 17/01/2022 17:26
Ciao Anna,
quanti ricordi che mi hai fatto tornare alla mente. Il museo dell’insurrezione di Varsavia mi si è appiccicato addosso in maniera indelebile e mi torna spesso in mente. Da poco ho terminato un libro, Il dottore di Varsavia, che parla proprio del ghetto e (in piccolissima parte) dell’insurrezione e mentre lo leggevo (ascoltavo, in realtà) avevo la pelle d’oca ricordandomi i volti dei ragazzi presenti nel giardino del museo.
Quanto vorrei tornare a Varsavia.
Anna 19/01/2022 08:31
Devo prenderlo anche io quel libro. Il museo mi ha fatto lo stesso effetto!
Silvia The Food Traveler 22/01/2022 12:19
Mai stata a Varsavia ma a un certo punto avevo in programma un viaggio on the road in Polonia per tornare a Cracovia, e per vedere Varsavia ma anche Danzica che mi ispira molto. Ma poi ciao ciao viaggi e anche questo progetto è tornato nel cassetto.
In effetti il Palazzo della Cultura e della Scienza sembra l’ottava sorelle delle sette di Mosca!
Mi ispirano molto le latterie polacche ma sai che a Cracovia non ne ho trovate? Un motivo in più per andare a Varsavia!
Anna 24/01/2022 11:42
Sai che non so dirti se le lattierie si trovano anche a Cracovia? Mi informerò. Quanto al viaggio tornato nel cassetto, so bene di cosa parli. Ho rimandato Lisbona e probabilmente anche il primo viaggio finlandese del 2022… ho paura anche il secondo. Santa pazienza…
Sandra 11/01/2024 02:54
Qualche anno fa ho visto
il film”Il Pianista”, e da allora desidero visitare Varsavia. Spero di andarci quest’anno(andro`da sola in Flixbus) e faro`tesoro di questa guida
Grazie in anticipo
Anna 11/01/2024 15:33
Vedrai che ti piacerà!