Visitare Varsavia: informazioni pratiche e storia della città
20 Marzo 2017
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In questo post troverai tutte le informazioni pratiche necessarie per visitare Varsavia, la capitale della Polonia.
Ti darò qualche informazione a gratis sulla storia di Varsavia e poi informazioni pratiche quali la moneta di Varsavia e dritte su dove fare il cambio, le peculiarità dei quartieri e come raggiungere questa città dall’Italia.
Ti consiglio anche di leggere l’itinerario per visitare Varsavia in due giorni, creato apposta per godersi la città a piedi, e il post sulla cucina polacca dove troverai tutti i piatti tipici da non perdere.
Visitare Varsavia: informazioni pratiche sulla capitale della Polonia
Qualcuno magari si chiederà: tutto molto bello, ma… perché andare a Varsavia? Cos’ha di speciale?
Lo ammetto: io l’ho scelta solo perché, non potendo andare a Oslo per Capodanno, puntavo ad una capitale europea non troppo costosa dove avrei potuto trovare la neve. Poi, vabbe’, siccome la sfiga me perseguita, la neve l’ho vista solo di striscio il giorno della partenza.
Ma della capitale della Polonia si parla veramente poco, perciò oggi ti dico quello che devi sapere prima di partire e visitare Varsavia.

Varsavia e la sua moneta
Varsavia si trova in Polonia, e laggiù non troverai l’euro; la moneta che si usa in Polonia si chiama złoty, e si indica con PLN. Considera che un euro equivale a circa 4,3 złoty (col cambio di oggi) e considera che, mediamente, con l’equivalente di venti euro (ottantasei złoty) ci si può pranzare in due.
Dove fare il cambio złoty/euro a Varsavia
Se atterri all’aeroporto Varsavia Chopin, l’aeroporto principale di Varsavia (l’altro è Varsavia Modlin), troverai un bancomat già nel terminal degli arrivi. Io lì sono riuscita a prelevare solo l’equivalente di sessantotto euro, ma chi è stato in Polonia mi ha detto che gli altri bancomat permettono di prelevare cifre più… normali.
Prima di partire comunque senti la tua banca, e valuta se ti conviene prelevare i soldi al bancomat o partire con gli euro da cambiare direttamente in Polonia.
La mia banca, per esempio, mi permette di prelevare soldi in Polonia pagando una commissione fissa di circa due euro. Perché la mia banca è differente (cit.), ma quella che avevo prima mi costava una fucilata già in Italia, figurati all’estero. Una controllatina prima di partire non fa male, anche per sapere cosa fare se disgraziatamente dovessero finirti gli euro da cambiare.
Se decidi di portare gli euro e di cambiarli in Polonia, cerca gli uffici di cambio che si chiamano Kantor: li trovi dappertutto e paghi zero commissioni, sono davvero comodi.
Varsavia e la sua storia
La città è attraversata dal fiume Vistola, in polacco Wisła, e la parte più famosa e interessante di Varsavia si trova sulla riva sinistra.
Ma la Vistola è importante anche per un altro fatto storico.
[Sigla di Super Quark per il momento “spiegazione di storia”, grazie.]
Durante la Seconda Guerra Mondiale, il fiume Vistola fece da confine tra l’Armata Rossa russa (non è uno scioglilingua!) e l’esercito dei nazisti tedeschi. Questi ultimi infatti avevano occupato Varsavia nel 1939 e, siccome gli ebrei gli stavano sui maroni pure in Polonia, li avevano rinchiusi tutti in un ghetto dal quale non sarebbero mai usciti vivi.

I polacchi si ribellarono all’occupazione nazista: insorsero e combatterono con tutte le loro forze, resistendo per più di 60 giorni (la cosiddetta Insurrezione di Varsavia), ma alla fine i tedeschi ebbero la meglio e li deportarono tutti quanti.
E l’Armata Rossa, che era arrivata in soccorso dei polacchi? Eh, niente. Secondo le testimonianze quelli rimasero fermi sulla riva destra del fiume a grattarsi finché non finì tutto il casino.
[Sigla di chiusura di Super Quark. Titoli di coda. Bella pe’ tutti.]
Finita la guerra, manco a dirlo, gran parte della città non esisteva più: di Stare Miasto (Città Vecchia) e Nowe Miasto (Città Nuova), in particolare, non rimaneva quasi nulla. Entrambi i quartieri sono stati ricostruiti da capo, uguali a com’erano prima, se non sbaglio nell’arco dei trent’anni successivi.
Varsavia e i suoi quartieri
Il resto di Varsavia è costituito da palazzi realizzati seguendo l’architettura tipica dell’ ex Unione Sovietica, il più importante dei quali è il Palazzo della Cultura e della Scienza.
Il palazzo è il “regalo di Stalin alla Polonia”, nonché uno dei maggiori esempi dell’architettura classicista socialista in Europa. Ai polacchi non sta troppo simpatico, e in effetti non è proprio un bijou, anche se è spesso inserito tra le cose da vedere a Varsavia.

Nel quartiere chiamato Muranóv invece si trovano monumenti dedicati agli ebrei e i resti del muro del ghetto, che si trovava proprio lì. Ne ho parlato nell’ultima parte del diario di viaggio, se ti va dai un’occhiata.
→ Leggi anche: Viaggio in Polonia: Capodanno a Varsavia
Sulla riva destra della Vistola si trova un quartiere che si chiama Praga. Sì, come la capitale ceca, non sto scherzando. Praga ha conservato gli edifici dell’anteguerra e, secondo la mia guida, è un quartiere multiculturale e interessante da visitare.
Purtroppo pare che il quartiere Praga non sia il massimo in termini di sicurezza. Noi lo abbiamo evitato completamente, perché di interessante sembrava esserci solo uno stadio e lo zoo: del primo non ce ne frega niente, e gli zoo non mi fanno impazzire.
Come muoversi a Varsavia
Come raggiungere Varsavia dall’Italia
La Wizz Air è una compagnia aerea low cost ungherese che collega Varsavia con molte città italiane. Roma Fiumicino in primis, ma anche Alghero, Verona, Torino, Napoli, Catania, Bari, Lamezia Terme e Bergamo Orio al Serio. Io ci ho volato tre volte e mi sono sempre trovata bene.
Come andare da Varsavia ad Auschwitz
Se vuoi approfittare di un viaggio in Polonia per vedere il campo di concentramento di Auschwitz, ti consiglio di rimanere più giorni e di includere nel giro anche Cracovia. I campi di Auschwitz-Birkenau distano meno di settanta chilometri da Cracovia, circa un’ora in macchina, ed esistono diversi tour che permettono di visitare il campo in mezza giornata. Te la cavi con una trentina di euro a persona.
Se, diversamente, non hai modo di passare qualche giorno a Cracovia, esistono anche tour guidati che permettono di visitare Auschwitz partendo da Varsavia. Si parte la mattina presto e si rientra la sera, utilizzando il treno espresso fino a Cracovia. Non saprei consigliartene uno perché non li ho provati, ma su Google ce ne sono parecchi. I prezzi si aggirano intorno al centinaio di euro a persona.
→ Continua la lettura con Cracovia, cosa vedere nell'(ex) capitale polacca
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Ciao, io sono Anna!
Sono una travel blogger di Roma, sul web con Profumo di Follia dal 2012. Organizzo viaggi in piena autonomia da sempre, soprattutto nel weekend e nelle capitali europee.
Ho una passione per la Finlandia che mi ha portata a studiare la lingua finlandese per un anno e mezzo e a progettare di esplorarla in lungo e largo.
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